“Un vero e proprio professionista dell’inganno, pronto ad approfittare dei momenti di defaillance e delle debolezze delle persone, dando false speranze in cambio di denaro”.
Cosi’ il gip Barbara Borelli nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura di Palmi nei confronti di Davide De Simone, il “mago” arrestato dai carabinieri per truffa, ricettazione morte come conseguenza di altro delitto, violenza sessuale, circonvenzione di persona incapace, detenzione abusiva di armi e truffa aggravata.
Oltre a farsi consegnare soldi dai malcapitati clienti, nell’ambito dell’inchiesta e’ emerso che il fantomatico mago ha abusato sessualmente anche di tre donne.
Nell’ordinanza di arresto, in cui il giudice ha sottolineato la “spiccata personalita’ criminale” dell’indagato, si legge che “alle vittime di sesso femminile in uno stato di maggiore fragilita’ e depressione, e pertanto piu’ vulnerabili, egli ha riservato il trattamento piu’ crudele, perche’ proteso non solo piu’ al denaro, ma alla violazione dell’intimita’ sessuale”.
In merito al decesso del soggetto che ha rifiutato di farsi curare l’infarto intestinale dai medici dell’ospedale di Polistena perche’ aspettava “il santone dalla Sicilia”, il gip ha scritto che la morte dell’invalido “è in rapporto di causalita’ diretta con l’operato del ‘mago’ che, certamente consapevole dello stato di deficienza psichica della vittima, ha scelleratamente e subdolamente alimentato le sue credenze sul soprannaturale”.
“Basta un consulto – era scritto sull’insegna dello studio di De Simone a Reggio Calabria – e saranno finiti i vostri problemi e le vostre preoccupazioni”.
“L’invito dell’Arma – ha detto il maggiore Cristian Tedeschi, comandante della compagnia dei carabinieri di Reggio Calabria, in merito all’arresto del mago Davide De Simone – e’ quello di affidarsi alle forze dell’ordine segnalando situazioni di tal genere e fare intervenire personale sanitario per le cure del caso”.