Salute

Mafia, Berlusconi e Dell’Utri indagati per “concorso in Strage” del ’92-’93

Redazione 2

Mafia, Berlusconi e Dell’Utri indagati per “concorso in Strage” del ’92-’93

Lun, 22/03/2021 - 12:19

Condividi su:

Dopo quattro archiviazioni, la procura di Firenze avrebbe raccolto nuovi elementi sui possibili mandanti esterni dietro le stragi mafiose del 1992-93: Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, considerati con tanti distinguo in precedenza come “mandanti altri” o “concorrenti esterni”, sarebbero stati inseriti nel registro degli indagati “per concorso in strage”.

E’ quanto rivela il “Domani” in un articolo pubblicato oggi, sostenendo che “le indagini sugli attentati di Firenze e Roma e Milano sono a un punto dove non erano mai arrivate”. L’ultima indagine sulle stragi è stata aperta nel 2017 dopo gli “obliqui messaggi” lanciati dal carcere dal boss Giuseppe Graviano che colloquiava con il suo compagno d’aria Umberto Adinolfi.

E nelle ultime settimane si sarebbe registrata, scrive sempre il “Domani”, un’intensità di attività investigative fra Firenze e la Sicilia, “inseguendo tracce lasciate dai soldi, il pretesto per indagare sui massacri”. Di questo impegno particolarmente gravoso dei pubblici ministeri fiorentini vi è testimonianza anche all’inaugurazione dell’anno giudiziario del capoluogo toscano del gennaio scorso, stralci di relazioni dedicati alle incombenze degli uffici requirenti: “La distrettuale antimafia di Firenze, è tuttora impegnata nella complessa e delicata attività di indagine volta a chiarire i punti ancora oscuri delle stragi di mafia”.

Alla procura nazionale antimafia a Roma, precisa il “Domani”, “c’è una riunione dopo l’altra, c’è un via vai di procuratori delle distrettuali coinvolte nell’inchiesta”: quelli di Caltanissetta competenti per territorio su Capaci e via D’Amelio, quelli di Palermo investiti della trattativa Stato-mafia, quelli di Reggio Calabria che hanno già portato a giudizio il siciliano Giuseppe Graviano e il calabrese Rocco Santo Filippone ottenendone la condanna in Corte d’assise.

Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 159)