Affranti, preoccupati, stanchi, delusi e costretti ad un ‘pesante’ viaggio inutile. Grande lo sconforto che impregna le parole di una coppia di anziani “vulnerabili” di Mussomeli (lui 79 anni, lei 70) che hanno appena vissuto un’esperienza estremamente negativa all’Hub vaccinale del Cefpas di Caltanissetta.
I due dopo aver con cura, tramite l’aiuto dei figli, caricato la “vulnerabilità” tramite il poliambulatorio del loro centro di residenza, avevano provveduto alla registrazione sul sito della Regione, categoria “vulnerabili”, per effettuare la vaccinazione.
Stamani di buon mattino, in auto, con prudenza sono partiti alla volta del capoluogo nisseno. Effettuata la fila, al momento della vaccinazione, sono stati informati che avrebbero ricevuto l’Astrazeneca. I due anziani increduli, hanno fatto notare di essere “vulnerabili”, peraltro affetti da trombosi venosa profonda, quindi una patologia assolutamente incompatibile con quel vaccino. Per loro “compatibili”, Pfizer o Moderna.
E’ iniziata una lunga e snervante discussione, al termine della quale i due anziani sono “stati” liquidati con la spiegazione che sulla loro tessera sanitaria non risultava caricata la patologia.
Smarriti, hanno tentato di spiegare a più riprese che avevano effettuato il caricamento e tutti gli altri passaggi telematici previsti ed obbligatori: nulla da fare, sono stati invitati ad andare via ed a registrarsi nuovamente per effettuare la vaccinazione in un altro giorno.
Hanno così mestamente ripreso la via di casa non prima di aver contattato la nostra redazione per raccontare l’accaduto. Inoltre hanno citato un analogo casa occorso ad un loro coetaneo, con le medesime modalità. L’amico ha, successivamente, effettuato la prenotazione e la vaccinazione ad Agrigento, senza nessun problema.
I due anziani adesso, costretti a dover effettuare nei prossimi giorni un nuovo viaggio, sono indecisi se tentare la sorte a Caltanissetta o prenotare ad Agrigento per evitare “sorprese”.