“L’intera campagna elettorale di Rosario Crocetta e’ stata finanziata con contributi medi di cinquemila euro, conferiti con bonifici bancari, e integrati” dal candidato presidente della Regione Sicilia del centrosinistra, nel 2012, “con un assegno di 20 mila euro per saldare i debiti residui con i fornitori.
Queste sono cifre vere e plausibili per una terra come la nostra”.
Lo scrive in una nota l’avvocato Vincenzo Lo Re, difensore dell’ex governatore dell’Isola, Crocetta, indagato dalla Procura di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta-bis sul cosiddetto “Sistema Montante”.
Il riferimento dell’avvocato Lo Re e’ ai presunti finanziamenti da 400 mila euro che il vertice di Confindustria Sicilia, con Antonello Montante e Giuseppe Catanzaro, secondo la ricostruzione dei pm nisseni, avrebbe accordato a Crocetta.
In Sicilia, aggiunge il difensore, “le imprese non hanno soldi per pagare gli stipendi e devono ancora nascere imprenditori disposti a puntare 400 mila euro sulla vittoria di un candidato del centrosinistra che i sondaggi dell’epoca davano perdente rispetto a Musumeci”.