La dieta e’ l’obiettivo di piu’ di un italiano su tre (36 per cento) nel 2021 dopo un anno segnato dal Covid che ha costretto in molti a rinunciare all’attivita’ sportiva e rimanere piu’ tempo in casa, anche a cucinare.
E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del World Obesity Day che si celebra in tutto il mondo il 4 marzo e che quest’anno e’ condizionato dalle restrizioni imposte dai lockdown.
La pandemia ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo – sottolinea Coldiretti – che ha avuto effetto anche sulla bilancia, dove la tendenza a mangiare di piu’, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non e’ stata compensata da una adeguata attivita’ fisica per la chiusura delle palestre e all’attivita’ sportiva.
In aiuto degli italiani viene la dieta mediterranea che festeggia – continua la Coldiretti – il decennale dell’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ da parte dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre 2010.
Non e’ un caso che all’estero in netta controtendenza con il crollo degli scambi commerciali cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo dove nel 2020 si registra un valore record nelle esportazioni con un aumento medio del 9 per cento, dalla frutta alla verdura, dalla pasta all’extravergine fino alle conserve di pomodoro, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La dieta e’ l’obiettivo di piu’ di un italiano su tre (36 per cento) nel 2021 dopo un anno segnato dal Covid che ha costretto in molti a rinunciare all’attivita’ sportiva e rimanere piu’ tempo in casa, anche a cucinare.
E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione del World Obesity Day che si celebra in tutto il mondo il 4 marzo e che quest’anno e’ condizionato dalle restrizioni imposte dai lockdown.
La pandemia ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo – sottolinea Coldiretti – che ha avuto effetto anche sulla bilancia, dove la tendenza a mangiare di piu’, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non e’ stata compensata da una adeguata attivita’ fisica per la chiusura delle palestre e all’attivita’ sportiva.
In aiuto degli italiani viene la dieta mediterranea che festeggia – continua la Coldiretti – il decennale dell’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ da parte dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre 2010.
Non e’ un caso che all’estero in netta controtendenza con il crollo degli scambi commerciali cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo dove nel 2020 si registra un valore record nelle esportazioni con un aumento medio del 9 per cento, dalla frutta alla verdura, dalla pasta all’extravergine fino alle conserve di pomodoro, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.