Si realizza il “sogno”che Giovanni Magrì insegue dal 2015, quando da consigliere comunale M5S neo eletto lanciò la proposta all’Amministrazione in carica di stanziare fondi per aiutare le fasce deboli nell’acquisto dei farmaci.
Oggi quella proposta è realtà e Magrì, che nel frattempo è diventato presidente del Civico consesso, ha più di un motivo per andarne fiero. Da giovedì infatti prende avvio il progetto “Farmacia Sociale” che consentirà alle famiglia con reddito Isee inferiore o pari a 9 mila euro di acquistare ad un prezzo “sociale” (molto più accessibile) farmaci da banco non prescrivibili per i figli di età inferiore a 14 anni.
A seguito della convenzione sottoscritta lo scorso 11 dicembre, nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha accreditato a Federfarma la somma di 10 mila euro, relativa all’anno 2020. Spetterà a Federfarma (di cui è presidente provinciale Mariella Ippolito) e all’Ordine provinciale dei Farmacisti (presidente Giuliano Marrocco) distribuire tale somma tra tutti i 17 farmacisti nisseni coinvolti nel progetto.
Il vantaggio per i cittadini sarà che per un farmaco da banco (per esempio: sciroppi per la tosse, farmaci antipiretici e analgesici) che ipoteticamente ha il costo di 10 euro, la spesa effettiva sarà di 3 euro, e ciò perché il 10% del costo iniziale verrà abbattuto dalle farmacie aderenti a Federfarma, mentre il 60% sarà pagato attraverso il fondo di 10mila euro messo a disposizione dal Comune. Le singole farmacie contabilizzeranno a titolo di deposito (in un apposito fondo infruttifero) le somme ricevute da Federfarma.
Nel momento in cui verrà dispensato il farmaco alla persona appartenente ad un nucleo familiare che versa in condizioni economicamente disagiate (e che dovrà esibire obbligatoriamente l’attestazione Isee), il farmacista – come detto – sconterà del 10% il prezzo del farmaco e imputerà il 60% al conto deposito già creato.
I farmaci definiti da banco che potranno essere concessi con questa agevolazione sono i medicinali di fascia “C”, “Sop” e “Otc” che devono essere indicati dal medico pediatra il quale, come concordato con Federfarma e con l’Ordi – ne, prescriverà una ricetta “bianca”.
«Ciò per evitare – spiega Giovanni Magrì – ogni qualsiasi forma di speculazione, sempre possibile. Il farmaco da banco infatti non necessita di prescrizione medica e potrebbe essere acquistato facilmente, ma i beneficiari del farmaco “sociale” per ottenere lo “sconto” dovranno obbligatoriamente esibire al farmacista la ricetta compilata dal pediatra».
Previa intesa con il sindaco Roberto Gambino, il presidente del Consiglio comunale fa anche sapere che il contributo del Comune per sostenere il progetto “Farmacia Sociale” verrà riproposto anche per il 2021.
Alla vigilia dell’avvio del progetto, Giovanni Magrì ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al buon esito della sua proposta: «Otre alla dott. Ippolito e al dott. Marrocco, presidenti rispettivamente di Federfarma e dell’Ordine dei Farmacisti, mi preme ringraziare i pediatri per la collaborazione che assicureranno con la prescrizione delle ricette “bianche”e i farmacisti nisseni a cui spetterà il gravoso compito di rendicontare le somme ottenute a mo’ di fondo cassa».