Per l’Irpef “un sistema di progressività continua, se correttamente calibrato, potrebbe garantire una riduzione dellaliquota media su segmenti puntuali della distribuzione del reddito, e allo stesso tempo regolarizzare il profilo delle aliquote marginali effettive.
Per ciò che concerne la regolarizzazione delle aliquote marginali effettive, tuttavia la progressività continua non è necessaria.
Ai fini di una revisione dellIrpef rivolta a risolvere tale distorsione sarebbe sufficiente riconsiderare il ruolo delle detrazioni per fonte di reddito e per carichi familiari. In particolare, tali strumenti si potrebbero modulare non con obiettivi redistributivi, ma recuperando la loro funzione primaria consistente nel garantire unadeguata misurazione della capacità contributiva e la realizzazione del criterio di discriminazione qualitativa del reddito”.
Lo ha detto Guido Carlino, presidente della Corte dei conti, audito dalle commissioni Finanze di Camera e Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario.