Dalla provincia

Incidente del lavoro nel nisseno: per morte operaio, 14 condannati e 3 assolti

Quattordici condannati e tre assolti per la morte di un operaio, Gianfranco Romano, avvenuta all’interno della Raffineria di Gela il 28 novembre del 2012. E’ la decisione del giudice monocratico di Gela Miriam D’Amore. Romano perse la vita a trent’anni. Fu travolto da un tubo di 8 tonnellate all’interno della raffineria.

Lascio’ orfane di padre due bambine ancora in tenera eta’. Sono andati assolti per non aver commesso il fatto Guerino Valenti, Fabrizio Lami e Ignazio Vassallo. Sono state emesse condanne (e pene sospese) ad un 1 anno ed 8 mesi per Bernardo Casa (ex Ad di Raffineria di Gela), 1 anno e 8 mesi per Fabrizio Zanerolli, 1 anno e 8 mesi per Nicola Carrera, 1 anno e 6 mesi per Mario Giandomenico, 1 anno ed 8 mesi per Marco Morelli, 1 anno e 8 mesi per Alberto Bertini, 1 anno e 8 mesi per Patrizio Agostini, 1 anno e 6 mesi per Angelo Pennisi, 1 anno e 8 mesi per Sandro Iengo, 1 anno e 8 mesi per Rocco Fisci, 1 anno e 4 mesi per Salvatore Marotta, 1 anno e 8 mesi per Serafino Tuccio, 1 anno e 6 mesi per Vincenzo Cocchiara e 1 anno e 6 mesi per Mario Giandomenico.

Le societa’ Pec, Sgs e Cosmi sud (la vittima lavorava per quest’ultima) sono state condannate al risarcimento dei danni nei confronti della moglie, delle figlie e dei genitori della vittima rappresentati dagli avvocati Salvo Macri’, Joseph Donegani ed Emanuele Maganuco. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni. 

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