La ghigliottina in legno che il Comune di Caltanissetta conserva nei propri magazzini sarà restaurata ed esposta al pubblico.
Sarà restaurata dal Lions Club che si è assunto l’onere delle spese necessarie come ha già fatto per altre iniziative culturali tra cui, in collaborazione con il Rotary, per il restauro delle due artistiche lastre del basamento dei monumenti ai re borboni Ferdinando I e Francesco IV.
Pertanto dopo lunghi anni la curiosa “macchina per tagliare la testa ai condannati a morte” del tempo sarà tirata fuori dai magazzini comunali della via Tricomi, dove si conserva, e potrà essere esposta. Perché le ultime generazioni non l’hanno mai vista e non sanno nemmeno che esiste.
Sicuramente attrarrà la curiosità per lo scopo che ha avuto assegnato. In ogni caso sarà un’attrattiva e costituisce una delle pagine della storia di Caltanissetta.
E’ rimasta chiusa e abbandonata nei magazzini del Comune dove probabilmente sarebbe rimasta ancora chissà per quanto tempo se il Lions Club nel luglio dello scorso anno non si fosse fatto avanti, offrendo la disponibilità per il suo restauro.
Altra disponibilità è stata manifestata nel novembre successivo dalla Soprintendenza ai beni culturali che ha offerto i locali del complesso di Santa Maria degli Angeli per l’effettuazione del restauro e la necessaria collaborazione di carattere scientifico. Infine nello scorso mese di dicembre l’assessore comunale al patrimonio Luciana Camizzi ha disposto il trasferimento della ghigliottina dai magazzini della via Trricomi al complesso di Santa Maria degli Angeli.
Prima però occorreva sottoscrivere un protocollo di intesa tra il Comune, la Soprintendenza e il Lions Club. E ora la giunta comunale ha approvato il protocollo di intesa perché “è volontà del Comune – è stato spiegato – provvedere a una maggiore conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio sociale e per lo sviluppo del proprio territorio”.
La giunta comunale ha anche disposto la realizzazione di un basamento sul quale sarà poggiata la ghigliottina per l’esposizione al pubblico in una delle sale espositive del Comune.
A questo punto si attende che il curioso reperto venga trasferito nel complesso di Santa Maria degli Angeli per il restauro