Con provvedimento del Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Caltanissetta è stata disposta la chiusura del parcheggio per auto della via Luigi Russo, a servizio degli utenti dell’ospedale Sant’Elia.
La chiusura del parcheggio è stata disposta perché non è stata presentata nei termini assegnati la documentazione integrativa richiesta per svolgere l’attività intrapresa.
Il parcheggio della via Luigi Russo è il più grande della città. Ha infatti 300 posti per la sosta delle auto ed è stato aperto nel mese di agosto dello scorso anno dopo avere effettuato – come previsto dalle normi vigenti – la comunicazione dell’inizio dell’attività al Suap che si riservò di accertare l’esistenza dei requisiti richiesti.
Dall’esame della documentazione presentata il Suap rilevò che mancava la dichiarazione dell’avvenuta attivazione dello scarico fognario esistente e che bisognava realizzare un nuovo scarico di refluo, assimilabile a quello domestico, nella pubblica fognatura.
Per cui nel mese di settembre intimò all’impresa che ha costruito la struttura – la “Caltanissetta Hospital Parking” – di adeguarsi e provvedere nel termine di 30 giorni. Ma l’impresa non ha adempiuto. Per cui ora il Suap ha disposto la notifica al presidente della “Caltanissetta Hospital Parking”, Filippo Lodetti Alliata, del provvedimento di chiusura della struttura.
Però nel frattempo la proprietà del parcheggio è stata trasferita alla Sis, la società di Perugia che gestisce in città il servizio di sosta a pagamento nelle strisce blu e nei parcheggi comunali.
Il rappresentante locale dell’azienda, Ivano Puzzangara, da noi informato ed interpellato ieri, a tale proposito ha dichiarato: “La Sis è completamente all’oscuro di quanto è stato intimato a fare alla “Caltanissetta Hospital Parking”; la Sis in ogni caso provvederà immediatamente a rispettare la richiesta del Suap”.
Contemporaneamente il Suap ha disposto la chiusura di altre 6 attività già avviate, ma per le quali ha accertato la mancanza o la carenza dei requisiti richiesti per operare.
Ha chiesto ai titolari delle 6 imprese di sanare le irregolarità riscontrate nel termine loro assegnato senza che l’abbiano fatto, per cui ha ora disposto la chiusura immediata delle attività avviate.
Si tratta di un esercizio per la vendita al dettaglio di caffè in capsule, cialde e relative macchinette di corso Umberto; un’attività per la produzione di intonaci di via Greco; il centro diurno per la cura di soggetti affetti da disturbo dello spettro acustico di via Pietro Leone; un esercizio per la vendita on-line di autoveicoli usati della via don Minzoni; un esercizio per la vendita di abbigliamento della via Testasecca; e un’agenzia di affari compra-vendita di autoveicoli usati della via Santo Spirito.