MUSSOMELI – La sollecitazione è del sindaco Giuseppe Catania: “Invito tutti i cittadini delle nostre comunità appartenenti alle aree interne a sottoscrivere la petizione ITALIA UNITA: Investiamo i soldi del Recovery Fund nel Mezzogiorno e nelle Aree Interne. La petizione con tutte le firme sarà indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Recovery Fund, o Next generation EU come lo ha battezzato la Commissione europea, è un nuovo strumento europeo per la ripresa, approvato dal Consiglio europeo straordinario del 21 luglio. Attraverso questo strumento è previsto un cospicuo intervento europeo tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro (390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti). Di questi, in Italia sono destinati 209 miliardi, con la precisa finalità di promuovere il rilancio economico dopo questi mesi di pandemia, di ridurre le disuguaglianze territoriali e sociali, di sostenere l’innovazione tecnologica e accrescere la competitività.
Il tema del rilancio economico e della riduzione delle disuguaglianze territoriali offrono una grande opportunità a tutto il mezzogiorno e alle aree interne siciliane.
Se applicassimo gli stessi parametri scelti dall’Unione Europea per attribuire le risorse agli Stati Membri, (popolazione, disoccupazione, reddito pro-capite, perdita cumulata di PIL) 111 dei 209 miliardi di euro dovrebbero essere destinati al Sud.
Se fosse applicato questo stesso criterio, dunque, si creerebbero le basi per arrestare il crescente divario Nord-Sud e di quello, ancor più allarmante, tra aree metropolitane ed aree interne siciliane.
Ci uniamo al grido d’allarme e ai suggerimenti e suggestioni lanciati dallo SVIMEZ e consapevoli della grande opportunità che un ammontare così cospicuo di risorse ci mette a disposizione e della necessità di un uso efficace delle stesse i sottoscritti chiedono con forza quanto segue:
*1) che le risorse siano utilizzate, in coerenza con i criteri individuati dall’ UE* (in quota ben superiore al 50%), per promuovere la crescita economica del Meridione e riallinearne l’economia alle altre regioni italiane ed europee, affinché il Sud torni a contribuire allo sviluppo del Paese;
*2) che le risorse siano prioritariamente indirizzate a contrastare il crescente divario infrastrutturale* tra regioni meridionali e settentrionali d’Italia e tra aree metropolitane ed aree interne siciliane: colmare il deficit delle reti stradali, ferroviarie, digitali, infrastrutture portuali e autostrade del mare, è essenziale per mettere a sistema un territorio oggi frantumato con aree costiere, porti ed aree interne reciprocamente inaccessibili;
*3) che le risorse siano indirizzate per una fiscalità di vantaggio*, per favorire l’attrazione di investimenti privati nelle aree interne siciliane a beneficio del ripopolamento imprenditoriale e demografico di questi territori;
*4) che le risorse siano indirizzate al potenziamento dei Centri di Ricerca e alla qualificazione del Capitale Umano*, investendo nella formazione specializzata e di alto livello, allineata con quanto il mercato globalizzato richiede;
*5) che le risorse e gli investimenti vengano impiegati* nella mitigazione del rischio idrogeologico, nella riqualificazione dei centri storici e nel rilancio e potenziamento dei porti ed aeroporti del Sud Italia;
Solo attraverso questi investimenti potremo recuperare il nostro ruolo di centralità nel mediterraneo a beneficio dell’Italia e dell’intera Europa.
Invito tutti coloro che condividono l ‘iniziativa a sottoscrivere questa petizione NEXT GENERETION EU PER UNA ITALIA UNITA.
Per poter sottoscrivere la petizione occorre andare sul sito https://www.change.org. “