Salute

Le Tessere ed il Mosaico: “Istruzioni per l’uso”

Don Salvatore Callari

Le Tessere ed il Mosaico: “Istruzioni per l’uso”

Dom, 31/01/2021 - 08:35

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Don Salvatore Callari

Forse può sembrare un modo alquanto sbarazzino un simile titolo ; eppure vorrei scrivere qualcosa di serio e interessante. L’espressione la troviamo scritta un po’ ovunque; nei vari prodotti che consumiamo e in particolare nel bigliettino che troviamo dentro lo scatolino dei farmaci. La raccomandazione è per sollecitare a seguire le istruzioni per l’efficacia dei prodotti: usare in modo retto il prodotto o i farmaci. E’ scontato che nessuno può conoscere meglio del costruttore o del medico che l’hanno confezionato. A questo punto mi viene facile pensare , con un paragone, magari improprio o azzardato, che anche il “prodotto” uomo deve conoscere le regole e le indicazioni per un “retto “ uso del “ suo essere uomo, o donna”. Le regole più sagge e opportune, dunque, devono competere a Dio, Colui che ha prodotto l’uomo. Meglio di Lui nessuno conosce il “ meccanismo” del suo corpo, la sua destinazione, il fine cui è destinato. Dio solo può insegnare come la creatura umana deve “ usare “ se stessa. Lui conosce i suoi limiti, i suoi sentimenti,, le sue capacità, la sua fragilità. E pertanto Lui solo sa che c’è scritto nel suo “ foglietto, modo usarsi.” Lui solo ,ha la facoltà di stabilire le regole e le leggi che la governano, la salvaguardano, che la indirizzano sul retto sentiero. E sono o illusi, presuntuosi, o corruttori coscienti, che pretendono di sostituirsi a Dio, scavalcando la legge divina e la manipolano maliziosamente , ignorando il famoso “ marchio “ di Dio e il luogo dove risiedono le indicazioni per l’uso, cioè la coscienza. Qui apriamo una “ piccola finestra “ sul “ grande “ orizzonte della “ libertà di coscienza” che deve tener conto che “ essa coscienza” è il dispositivo per il discernimento tra il bene e il male, che deve sottostare , prima di tutto al dovere di cercare la verità per agire in conformità alle norme divine. Non esiste alcun diritto alla libertà illimitata, secondo i propri gusti o capricci o passioni. La coscienza deve strutturarsi su giudizi retti e veri, c l’aiuto del magistero competente , cioè l’insegnamento della Chiesa che è abilitata e guidata dallo Spirito e dalla Parola del Vangelo. Tutto questo ci raccorda con Dio ed è garantita la “ Verità”. Come è triste constatare che si oltraggia la vita umana con violenza e senza scrupoli. Che il crimine trionfa derubando la comunità della serenità, del futuro, dei diritti fondamentali. Anche nel ristretto ambito del nostro mondo privato siamo chiamati a vivere nel rispetto del “ marchio” di Dio col segno della fraternità e della giustizia, seguendo il “ codice “ divino impresso in modo indelebile nell’intimo della coscienza.