Come è maestoso il maestro , il Rabbi di Galilea, Gesù Cristo! Ma quanto diversi alcuni dei suoi discepoli, in particolare quelli che Lui ha eletti e che hanno ricevuto il compito di rappresentarlo, di sostituirlo. In un passato, non molto lontano, si andava fieri , da parte di miscredenti o “ ipocredenti ,” miseramente votati all’odio, all’avversione , che gridavano Cristi si,! preti no,! o peggio ancora ,“ morte ai preti”. A volere premere con più forza sull’acceleratore della ipocrisia, e dell’ignoranza, si può dire, che in questo caso anche Cristo è incluso. Cristo, anche Lui è prete, il primo prete , che con una certa riverenza verbale ci piace chiamato “Sacerdote. Cristo è sacerdote.” Non si deve dire soltanto che Gesù è maestro, Il Rabbi di Galilea, che annunciava verità, che parlava di un Regno nuovo, diverso dai regni dell’uomo, che affascinava con i suoi discorsi, tanto che gli ascoltatori stupiti si chiedevano : ma chi è costui? E donde gli viene tanta e così nobile dottrina? Cristo, non è soltanto il maestro, predicatore di dottrina nuova. Egli è venuto per salvare il mondo, e non ha voluto salvarlo con la sola dottrina. E’ testimone Giovanni Battista che proclamava: Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo ! Un maestro può combattere e togliere l’ignoranza ma non i peccati. Ed ancora diceva Lui stesso , con un passaggio coraggioso: “Chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna”. E il passaggio diventa ancora più esplicito : “Io dico a te, Pietro, su questa pietra edificherò la mia chiesa . Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi ascolta voi ascolta me”. In questo sta l’anello di congiunzione tra Cristo e i preti. Cristo è presente per mezzo dei preti, Cristo opera con le loro opere. Come si può troncare questo rapporto indissolubile . questa “unione” che è più che una “rappresentanza” ma è un “trasferimento di poteri dati ai suoi apostoli e a tutti quelli che avrebbe eletto per continuare la sua missione, cioè salvare il mondo come Lui, “Ricevete lo Spirito Santo, assolvete i peccati consacrate il pane e il vino”. I sacerdoti diventano anche “portatori “ della “ Parola” , e della salvezza, perché partecipi del sacerdozio di Cristo. Si può dire : “come il Padre ha mandato me sacerdote , così mando voi costituiti sacerdoti”. Come dirsi cristiani, e nello stesso tempo di non accettare i preti?. Lo slogan Cristo, sì ! ma i preti no? , potrebbe diventare “Cristo sì’, Cristo no! ”Con quale logica coerenza ?
Non è raro il caso, ai nostri giorni, di cristiani che prendono le distanze dai sacerdoti, formulando giudizi negativi, ma intendono “stare “ con la Chiesa, con Cristo. Non si può ignorare che la “testimonianza degli eletti di Cristo non sempre è quella che vorrebbe Cristo. Ma generalizzare non è legittimo. C’è una minoranza, numericamente insignificante, che purtroppo gode di
“grande visibilità”, che scuote le coscienze, ma non può né deve oscurare la gran luce che proiettano le testimonianze eccelse, eroiche, di santi, sacerdoti, martiri , anime consacrate.
Sono una maggioranza schiacciante. La fede robusta dei cristiani sa distinguere la luce dalle tenebre, il bene dal male, la fragilità dei pochi, e le innumerevoli prove di fedeltà a Cristo. pertanto il binomio “Cristo– sacerdoti “, non è scindibile ! Cristo SI! Preti Si!