E’ morto all’età di 98 anni lo stilista francese Pierre Cardin che con le sue creazioni ha attraversato cambiato la storia della moda. Dall’abito nero con collo alla coreana dei Beatles agli abiti piccoli con zip o oblò – che celebrano la libertà della donna -, le invenzioni “futuristiche” di Pierre Cardin sono da tempo ricordate.
collettivo. Il creatore, il cui nome è noto come Coca-Cola sul pianeta, è morto martedì 29 dicembre, all’età di 98 anni. A dare l’annuncio, come riporta il sido di ‘Le Monde’, è stata la famiglia.
Pierre Cardin aveva partecipato con André Courrèges (1923-2016) e Paco Rabanne alla rinascita dell’haute couture nella Francia del dopoguerra. “Ho sempre avuto la mia testa rivolta al futuro.
Ho sempre creato per i giovani “, diceva di sè lo stilista, figlio di immigrati italiani. Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti è approdato alla moda, incarnando l’utopia degli anni Sessanta, ispirata anche dalla conquista dello spazio.
Fino alla fine, Cardin, uomo d’affari intraprendente, si è interessato alla moda, che è rimasta la sua “droga”, come testimonia questa lussuosa boutique di abbigliamento femminile inaugurata alla fine del 2017 in rue Royale, vicino a Place de la Concorde a Parigi.
Fino alla fine ha interpretato nelle sue collezioni lo stesso look, definito “datato” dai suoi detrattori e “senza tempo” per suoi aficionados. “È un pericolo per la moda continuare a produrre – diceva – : io, ho uno stile riconoscibile che è la mia firma, lo stesso non si può dire degli altri”.
Nato il 2 luglio 1922 a Sant’Andrea di Barbarana, in provincia di Treviso, da genitori contadini, Pietro Costante Cardini è cresciuto in Francia dove la sua famiglia si era rifugiata durante fascismo. Come gli attori Yves Montand (Ivo Livi, nato nel 1921 a Monsummano Terme e morto nel 1991 a Senlis) o Serge Reggiani (nato nel 1922 a Reggio Emilia e morto nel 2004 a Boulogne-Billancourt), fa parte di una generazione di immigrati italiani che, in un clima di ostilità e anche di xenofobia, “ha fatto la Francia”, come illusra bene la mostra “Ciao Italia!”, inaugurata nella primavera 2017 al Museo dell’immigrazione di Parigi.
Pierre Cardin aveva tratto particolare orgoglio dalla sua storia di “self made man”. “Sono un bambino di periferia. Sono diventato Pierre Cardin “, ha sintetizzato in modo clamoroso, prima di aggiungere:” Se dovessi ricominciare, lo rifarei con grande entusiasmo”.