Per molti ambiti che riguardano l’utilizzo di internet nel nostro Paese stiamo scontrando un ritardo che dura da anni, se confrontiamo il nostro livello di utilizzo con quello degli altri Paesi europei. Le motivazioni sono varie, dal fatto che l’Italia ha una percentuale di popolazione anziana molto elevato, fino alla carenza di infrastrutture per quanto riguarda la diffusione della rete. Ancora oggi il digital divide in Italia è una realtà, nonostante l’ampia diffusione degli smartphone. Sono proprio questi ultimi ad aver cambiato le carte in tavola; nel corso di meno di 10 anni siamo passati da una percentuale di fruitori di internet vicina al 50% della popolazione, a dati che superano tranquillamente il 90%. E adesso la pandemia da coronavirus sta accelerando ulteriormente la cosa, soprattutto per quanto riguarda gli e-commerce.
Il fenomeno
e-commerce nel 2020
Nel corso dei 10 anni che vanno dal 2009 al 2019 in Italia abbiamo assistito a
un aumento esponenziale delle vendite negli e-commerce. Si tratta per altro dei
10 anni in cui anche la diffusione dell’utilizzo della rete è molto aumentata
nel nostro Paese. Considerando anche solo gli ultimi 5 anni siamo passati da circa 24 miliardi di
fatturato fino a oltre 40 miliardi, e stiamo parlando solo delle vendite
online nel nostro Paese. La pandemia da coronavirus ha amplificato e accelerato
ulteriormente il processo: nel corso del 2020 si prevede oltre il 25% di
incremento nel fatturato degli e-commerce, considerando quasi esclusivamente
gli acquisti del consumatore finale.
Le aziende e la rete
Chiaramente il fatto che un trend continui nel tempo non deve stupire nessuno,
solitamente è così che vanno le cose. L’incremento delle vendite online in
Italia è però strettamente correlato alla pandemia causata dal virus Sars-Cov
2, e dai conseguenti lock down, più o meno soft a seconda del mese o della zona
del Paese che si considera. Come ci racconta anche il portale informativo
guadagnaresoldionlineoggi.info, il numero di aziende italiane che oggi ha
una forma di e-commerce è molto maggiore rispetto anche solo al 2019. Questo
perché l’impossibilità del singolo venditore di offrire i propri prodotti
tramite il punto vendita fisico lo ha costretto a trovare altri metodi di
vendita. Internet è il più immediato e
facile da utilizzare; molti negozi, bar e ristoranti hanno utilizzato
semplicemente il marketing sui social, altri invece hanno investito
maggiormente nel sito web dell’azienda, in modo da entrare in contatto con un
maggior numero di potenziali clienti.
Chi vende online in
Italia
Ovviamente, come avviene in tutto il mondo, i principali rivenditori tramite il web sono i grandi colossi del
settore, così come la GDO. Offrono molti prodotti, raggiungono grandi
quantità di potenziali clienti, hanno una struttura di vendita già
perfettamente funzionante. Che però ha mostrato qualche piccolo intoppo proprio
durante il lock down di primavera. Proprio in questa fase si sono inseriti
alcuni negozi sul territorio; non stiamo parlando necessariamente di grandi
marche e punti vendita nazionali, ma del piccolo negozio di quartiere, del
produttore, del contadino. Non avendo più clienti che raggiungono il punto
vendita, restringendo il numero dei contatti con la popolazione, i prodotti già
disponibili sono rimasti fermi sugli scaffali o nei “granai”. Per offrire questi prodotti ai propri clienti,
agli stessi che fino alla settimana prima accedevano al punto vendita, molti
hanno risolto approfittando di internet.
Le categorie
merceologiche
Dai dati disponibili per quanto riguarda gli anni passati la maggior parte
delle vendite online erano costituite da articoli elettronici, abbigliamento,
mobili, libri e poche altre categorie. Ciò che gli osservatori hanno notato per
il 2020 riguarda anche il cambiamento delle categorie merceologiche preferite
dagli italiani. Sono entrati di prepotenza nella classifica dei prodotti più
venduti anche gli alimentari, non necessariamente prodotti difficili da
reperire sul territorio o i classici regali che si trovano solo in specifici
punti vendita online. In pratica chi
oggi fa compere in rete è alla ricerca di un pacco di pasta e di 1 kg mele o
arance di qualità; visto che per molti è opportuno evitare contatti con gli
estranei, utilizzare internet permette di riempire la dispensa, rimanendo
comodamente in casa. Ovviamente una fitta rete di corrieri, che effettuano
quotidianamente consegne puntuali su tutto il territorio, ha reso possibile
questa rivoluzione.
Cosa accadrà domani
Per certi versi abbiamo già visto cosa accadrà domani; nel senso che dopo un breve lock down nel nostro Paese
per molti è stato possibile uscire, spostarsi, tornare in alcuni negozi. Lo
hanno fatto durante l’estate, tornando a riempire, seppur in modo minore
rispetto a prima, i centri commerciali e alcuni mercati. Si è però visto che
molti tra coloro che avevano fatto acquisti online durante il lock down hanno
continuato a farlo anche dopo, nei mesi estivi. Per altro è bene evidenziare
che numerosi negozianti hanno mantenuto attivo il servizio di consegna a
domicilio, che di sicuro risulta particolarmente utile per le persone anziane.