A ottobre l’occupazione scende lievemente rispetto al mese precedente e al contempo aumentano i disoccupati e calano gli inattivi. Lo rileva l’Istat, spiegando che la marginale flessione dell’occupazione (-0,1%, pari a -13 mila unita’) e’ sintesi da un lato dell’aumento osservato tra le donne, i dipendenti a tempo indeterminato, i 25-34enni e, dall’altro, della diminuzione registrata tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli indipendenti e tutte le altre classi d’eta’.
Nel complesso il tasso di occupazione resta stabile al 58,0%. Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno – spiega poi l’Istat – hanno fatto si’ che, anche nel mese di ottobre 2020, l’occupazione continui a essere piu’ bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-2%, pari a -473 mila unita’). La diminuzione coinvolge uomini e donne di qualsiasi eta’, dipendenti (319 mila) e autonomi (-154 mila), con l’unica eccezione degli occupati over50, che crescono di 45 mila unita’ per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto.
“Dopo la crescita di luglio e agosto e la sostanziale stabilita’ di settembre, a ottobre l’occupazione scende lievemente a seguito del calo tra uomini, dipendenti a termine e indipendenti – osserva l’istituto nel commento – il tasso d’occupazione e quello di disoccupazione rimangono tuttavia stabili. Rispetto a febbraio 2020, l’occupazione e’ ancora inferiore di oltre 420 mila unita’ (-136mila per gli indipendenti, -284mila per i dipendenti a termine e -4mila per i permanenti) e rimane piu’ elevato sia il numero dei disoccupati, di circa 80 mila unita’, sia quello degli inattivi, di quasi 230 mila unita'”.
Il tasso di occupazione, scrive ancora l’Istat, “e’ ancora inferiore di un punto percentuale, mentre quello di disoccupazione e’ stabilmente al di sopra dei livelli di febbraio”. Nel trimestre agosto-ottobre 2020, il livello di occupazione e’ superiore dello 0,5% rispetto a quello del trimestre precedente (maggio-luglio 2020), registrando un aumento di +115 mila unita’.
Nel dettaglio, spiega l’Istat, rispetto a settembre, nel mese di ottobre tra le donne l’aumento del tasso di occupazione (+0,2 punti) si associa alla diminuzione sia del tasso di disoccupazione (-0,2 punti), sia di quello di inattivita’ (-0,1 punti); tra gli uomini, invece, diminuisce il tasso di occupazione (-0,2 punti) a vantaggio di quello di disoccupazione (+0,2 punti) e a fronte della stabilita’ del tasso di inattivita’. Su base annua, tuttavia, il tasso di occupazione scende per tutti (-1,1 punti tra gli uomini e -0,8 punti tra le donne), cosi’ come cresce per tutti quello di inattivita’ (+0,7 punti per gli uomini e +1,0 punti per le donne).
Il tasso di disoccupazione, invece, risulta in crescita tra gli uomini (+0,6 punti) e in calo tra le donne (-0,1 punti). A ottobre, infine, le ore pro capite effettivamente lavorate, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 35, livello di 0,8 ore inferiore a quello registrato a ottobre 2019; la differenza scende a 0,6 ore tra i dipendenti. Nell’arco dei dodici mesi, aumentano sia le persone in cerca di lavoro (+1,7%, pari a +43 mila unita’), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,9%, pari a +257 mila).