Nello sport, qualsiasi sia la disciplina, vige un codice etico che non può essere mai ignorato.
Rispetto delle regole del gioco, collaborazione con la squadra, alta motivazione per raggiungere obiettivi di risultato verso i quali protendere, integrazione nel gruppo e condivisione del senso di appartenenza, sana competizione mai sleale, desiderio di vivere emozioni positive, impegno per allenarsi alla disciplina, alla costanza, al sacrificio e autostima.
Tutte questi valori spingono gli sportivi a “essere” persone migliori perché sempre protesi verso il successo e il lavoro di squadra, anche se, alla fine, ad alzare la coppa della vittoria è un solo concorrente.
Ed è proprio per seguire questo ideale che i ciclisti di MTB Open hanno deciso di indossare la loro divisa e di andare al centro trasfusionale dell’Avis nell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta in via Luigi Monaco.
I ciclisti, dopo essersi sottoposti alle analisi di rito, hanno offerto di donare il loro sangue e il plasma aderendo all’iniziativa “Be good: Noi plasma e voi?”. Un gesto che, certamente, per gli atleti non resterà isolato. Nella storica squadra di cicloamatori nisseni (la Mtb Open è stata costituita ben 25 anni fa), circa la metà degli iscritti è un donatore di sangue attivo. 20 persone sempre pronte a dare il loro contributo essenziale.
L’impegno di squadra, in questo caso, porterà a far vincere la “gara” a una persona che, al momento, per continuare a vivere ha bisogno di donatori frequenti.
A Caltanissetta sono molti i generosi donatori che ogni giorno si recano a donare il proprio sangue e, il numero complessivo di donazioni è aumentato rispetto al 2019. Ma questo dato non basta. Ciò che serve è continuare a sensibilizzare i potenziali donatori e far comprendere loro l’importanza di un appuntamento programmato 2 o 4 volte l’anno (proporzionalmente allo stato di salute e al genere).
Proprio come nello sport la costanza è l’unica strategia che porta alla vittoria.
Nella foto: il Presidente di Mtb Open Ignazio Saia, i ciclisti Antonio Carta, Giuseppe Brunco, Vittorio Gennaro, Salvatore Inserra, Daniele Lumia, Massimo Mangione, Roberto Miccichè, Paolo Mirabella, Saverio Raffa, Giuseppe Rossi, Mariano Saia, i dottori Lorenzo Tripoli, Ilaria Saia, Francesca Valenza e l’infermiera Floriana Salerno.