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Caltanissetta, depistaggio Borsellino. L’ex ministro Mancino: “Mai avuto rapporti con lui”

Redazione

Caltanissetta, depistaggio Borsellino. L’ex ministro Mancino: “Mai avuto rapporti con lui”

Ven, 11/12/2020 - 17:01

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“Con Paolo Borsellino non abbiamo parlato, ci siamo limitati solo a una stretta di mano. Non ho mai avuto contatti con lui, non lo conoscevo e non avevamo mai avuto rapporti”. Lo ha affermato l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, deponendo in video conferenza al Tribunale di Caltanissetta, nell’ambito del processo sul depistaggio delle indagini successive alla strage di via D’Amelio nei confronti di tre poliziotti, Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, accusati di calunnia aggravata in concorso.

A citare l’ex capo del Viminale, e’ stato l’avvocato di parte civile, Fabio Repici, legale di Salvatore Borsellino. L’incontro risale al primo luglio 92, giorno in cui Mancino si insedio’ al Viminale. “Borsellino – ha spiegato il teste – era accompagnato da Vittorio Aliquo’, ma questo l’ho saputo dopo. C’erano molte persone quel giorno che volevano congratularsi con me per la mia nomina”.

Mancino ha aggiunto di non aver mai conosciuto l’allora capo della Squadra mobile di Palermo, Arnaldo La Barbera e di aver incontrato, sette-otto giorni prima di Natale, l’ex funzionario del Sisde Bruno Contrada poco prima del suo arresto: “Mi disse che era sicuro che sarebbe stato arrestato e che era venuto a salutarmi aggiungendo che era innocente. Fu il capo della polizia a riferirmi che Contrada voleva incontrarmi”. Ha poi riferito che l’allora ministro della Giustizia Giovanni Battista Conso non lo coinvolse sull’emanazione dei decreti applicativi del 41 bis.