E’ scontro tra il governo e le Regioni per l’apertura degli impianti sciistici. Se da una parte l’esecutivo non intende far partire la stagione per evitare che i contagi da coronavirus aumentino, dall’altra i governatori sono pronti a riavviare gli impianti. “Una stagione senza sci sarebbe un suicidio”, ha detto Luca Zaia, mentre dalla Lombardia si parla di scelta “scriteriata”. Lapidario il vice segretario Pd Orlando. “Riapertura impianti irricevibile, deprimente demagogia”.
Toti: “Danno irreversibile” – “Sarebbe un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori”, ha ribadito anche il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, dopo l’approvazione da parte dei presidenti delle linee guida sullo sci.” La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – ha, infatti, annunciato il governatore della Liguria – ha approvato le linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. E` un documento che inviamo al governo come contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori”.
Zaia: “Stagione senza sci sarebbe un suicidio” – Tra i governatori in prima linea sulla questione c’è Luca Zaia (Veneto), che ha detto: “Una stagione senza sci sarebbe un suicidio, sul piano economico e social. Lo sci si pratica sulla cresta delle montagne ed è per questo che vorremo un coordinamento europeo perché pensare di vedere che da altre parti si scia mentre noi siamo chiusi è dicilmente giustificabile”. (fonte tgcom24.mediaset.it)