RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. I dipendenti della storica azienda SAIS Autolinee si fermano ancora una volta per lo sciopero di 24 ore proclamato della Faisa Cisal per giorno 9/11/2020. Nonostante ci troviamo in una pandemia globale, la crisi , le difficoltà e le prevaricazioni non si è fermano. Anzi, continuano ad essere ignorate e trascurate dalle persone di potere.
I motivi che portano la Faisa Cisal a non desistere sono i seguenti: -l’anticipazione della cassa integrazione, che ad oggi il pagamento è fermo al 5Luglio; l’integrazione salariale in quanto tutto il personale ha perso oltre il 50% dello stipendio e che il base alle parole del Dott. Marco Falcone i lavoratori non avrebbero perso un centesimo; -“la mancanza di sicurezza Igienico Sanitaria sui mezzi di trasporto tanto quanto per l’utenza che per l’operatore d’esercizio impegnato nel suo lavoro poiché in assenza di apposite PARATIE DIVISORIE atte a separare il posto guida dalla restante area passeggeri è particolarmente soggetto a CONTAGIO; –
il parziale pagamento delle indennità previste dal CCNL di categoria sui trasferimenti; infine l’Organizzazione Sindacale Faisa Cisal volge ANCORA UNA VOLTA il proprio DISSENSO alle azioni “unilaterali” in completo contrasto con le normative vigenti sulle corrette relazioni industriali, infatti la storica azienda si è dotata(?) di potere legislativo e BREVETTA i cosiddetti trasferimenti temporanei regolati in nessuna normativa attualmente vigente in materia, bypassando di fatto l’applicazione del CCNL di categoria. Inoltre i Rappresentanti Sindacali aziendali con Calogero Toscano Salvatore Crisafulli e Raffaele Mandarino dichiarano loro malgrado che non ci sono le condizioni e la volontà della Direzione ad affrontare e conseguentemente risolvere i vari problemi esposti, ma c’è una continua presa di posizione con presunzione.
Concludono invitando l’azienda a rivedere la posizione assunta e fanno rilevare che “Il successo porta cattivi consigli. Induce persone intelligenti a credere di non poter sbagliare ed è una guida inaffidabile per il futuro.”
La rappresentanza sindacale aziendale: Calogero Toscano, Salvatore Crisafulli e Raffaele Mandarino