Senza moglie ne’ figli e senza l’unico fratello, deceduto prematuramente, che ne sara’ di lui dopo la morte? Se l’e’ chiesto un cinquantaseienne di Gela, nel Nisseno, che gode di buona salute ma che ha voluto preparare la sua ultima dimora, in attesa della dipartita. Cosi’ si e’ iscritto a una confraternita, ha ottenuto il suo loculo dove ha piazzato una lapide in marmo, completata di foto, nome, cognome, data di nascita, lasciando in bianco la data di morte.
Non manca l’epitaffio, che ha scritto di suo pugno, un commiato commosso dai propri familiari piu’ intimi, ormai scomparsi, e un addio alla sua persona a firma dei nipoti, in realta’ ignari di quello che lo zio stava facendo E perche’ non abbellire quella tomba sin da ora, con un vaso colmo di fiori?
Cosi’ in questi giorni di commemorazione dei defunti (il cimitero riaprira’ dopo il 2 novembre a causa del Covid-19) e ogni volta che si rechera’ al camposanto, potra’ ammirare da vivo quella che sara’ la sua dimora da morto: elegante, luminosa e adornata con i boccioli delle sue rose preferite che lui stesso si regala. “Poi – dicono i conoscenti – se ne torna a casa fiero di se’, felice e soddisfatto perche’ pare che abbia anche gia’ pagato i funerali a una agenzia di pompe funebri”.