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Le tessere e il mosaico: comandamenti o precetti

Don Salvatore Callari

Le tessere e il mosaico: comandamenti o precetti

Dom, 22/11/2020 - 08:30

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Don Giuseppe Callari

Un cristiano di abituale pratica cristiana dovrebbe conoscere l’ essenziale dei suoi obblighi religiosi. In primo luogo certo i Comandamenti, dati da Dio a Mosè. Gesù ha ribadito la necessaria osservanza dei comandamenti che sono “ legge di Dio”. La chiesa è custode dell’insegnamento “biblico”, cosi come la ha portato a compimento Gesù. La Chiesa è rivestita della autorità di Cristo, ha il potere di vigilare, e se necessario, anche aggiungere delle disposizioni, che si distinguono dai comandamenti che sono “legge di Dio” : quelle della Chiesa “ Legge umane ”, ma ugualmente obbligatorie. Purtroppo non sono conosciuti , è un altro gruppo chiamato “ I precetti generali della Chiesa”. Questi sono cinque ed hanno lo scopo di aiutare i cristiani a prendere coscienza dell’appartenenza alla chiesa, ( tenuta in poca attenzione, come cosa secondaria ) cioè sentirsi membri del Corpo mistico di Cristo, e membri della comunità viva dei cristiani . I precetti della Chiesa sollecitano i fedeli a sentirsi “ aggangiati” alla vita liturgica, nello spirito della preghiera, nell’impegno morale, cioè osservare le leggi che regolano i costumi, cioè la condotta pratica quotidiana, e nella crescita dell’amore di Dio e del prossimo caldamente sottolineato come il grande unico comandamento che è la prova della verità e della sincerità e della maturità della propria fede. I CINQUE PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA, CHE, RIBADIAMO SONO LEGGI DELLA Chiesa, promulgate dalla autorità competente, quindi legge umane e non divine. Ne proponiamo una sintetica illustrazione. IL PRIMO – “Parteciperai alla messa la domenica e le altre feste comandate:” chiede ai fedeli di prendere parte cosciente alle celebrazioni liturgiche, in particolare quelle eucaristiche, assieme alla comunità, specialmente la domenica. IL SECONDO – “ ti confesserai almeno una volta l’anno,” per una partecipazione fruttuosa alla Eucaristia, con il sacramento della Riconciliazione, cioè la confessione. IL TERZO “ riceverai almeno a Pasqua” il Corpo di Cristo ( Comunione ) per il precetto. E il cristiano sia consapevole dello stretto collegamento che ha con le feste pasquali, specialmente la Cena, l’Eucaristia, origine e fonte della liturgia cristiana. Il QUARTO – “ santificherai le feste comandate, ha lo scopo di rafforzare il primo precetto, estendendone l’obbligo anche alle altre feste più importanti. del Signore, della Vergine SS. E dei Santi, IL QUINTO – “ osserva il digiuno prescritto e anche alla astinenza” E’ uno stimolo a gesti di penitenza che purificando lo spirito aiuta a celebrare più fervorosamente le feste liturgiche. In fine ricordiamo ancora ancora una volta: che I precetti hanno carattere obbligatorio anche se non sono espressamente menzionati nella S. Scrittura.

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