MUSSOMELI. Peppe Catania entra nella storia e diventa il primo sindaco che si ripresenta agli elettori e viene rieletto a furor di popolo. Non una vittoria, un trionfo, con numeri attorno al 70%. Mai prima di lui gli altri sindaci uscenti che si erano presentati al giudizio degli elettori erano stati premiati. Catania è quindi riuscito nel doppio intento non solo di farsi rieleggere dall’elettorato, ma di vincere con numeri tali da zittire gli avversari e dimostrare loro che il suo modo di fare politica risulta vincente. E a chi lo accusa di essere troppo social e di comunicare eccessivamente, ribatte che la comunicazione priva di contenuti non paga. Si comunica quel che si deve. E anche in questo caso il voto della gente comune gli dà ragione. Il rieletto sindaco ha atteso nella sede del suo comitato elettorale in Via Palermo, insieme ai suoi sostenitori, con le precauzioni d’uopo visto il caso di Covid positivo nella mattinata, l’ar – rivo dei risultati dai seggi. Fin da subito la tendenza è apparsa chiara, non solo nel confronto diretto tra lui e lo sfidante, Pino Sorce, che arrancava e via via la forbice si faceva più ampia, ma soprattutto nel voto di lista.
Si temeva infatti il voto disgiunto, ma anche sotto quest’aspetto Mussomeli ha dato piena fiducia al suo sindaco, dandogli mandato di governare potendo contare su ben 11 consiglieri su 16, e assegnandogli quindi senza alcuna esitazione anche il premio di maggioranza nei rapporti con gli avversati che escono pesantemente sconfitti. «Sto provando un’emozione straordinaria, una felicità assoluta – ha detto Catania – Mi aspettavo in verità che la gente potesse rispondere all’intenso lavoro fatto in questi cinque anni, ma con questi risultati siamo andati ben oltre ogni più rosea aspettativa. E questo certifica il fatto che se uno lavora, la gente lo segue. E questo è l’aspetto che mi premeva più di tutti. Desidero quindi ringraziare tutti i cittadini di Mussomeli per le risposte che hanno dato, ma ovviamente questo ci carica di ulteriori responsabilità: se prima abbiamo dato cento, adesso dobbiamo dare centodieci.
Dobbiamo assecondare le aspettative che la città ci chiede. Festeggeremo tutti insieme qui al comitato. Nei prossimi giorni vorrei fare un comizio di ringraziamento perché ci tango a ringraziare tutta Mussomeli, ma dipende dal fattore Covid. Dall’altra parte c’erano ex sindaci, ex consiglieri provinciali, due forze politiche con deputati al governo e un avversario di tutto rispetto, ma adesso ci siamo messi la campagna elettorale alle spalle, quindi lavoriamo tutti insieme per Mussomeli». Sulla barricata opposta il rieletto consigliere Enzo Munì del Pd, al suo terzo mandato consecutivo, è risultato il più votato. Sentito in merito, il consigliere che è sempre stato una spina nel fianco dell’amministrazio – ne, ci ha detto: «Di fronte a questi numeri c’è poco da dire: Mussomeli ha voluto riconfermare sindaco a larghissima maggioranza Giuseppe Catania.
Gli ha dato fiducia piena e ha votato anche i suoi candidati, assicurandogli la maggioranza in Consiglio comunale. Personalmente non mi aspettavo assolutamente questa differenza percentuale, anzi pensavo pure che con la nostra lista fossimo più avanti, però nell’ultima settimana c’è stata questa intensa campagna elettorale da parte loro di votare anche per la maggioranza in Consiglio comunale e devo dire che la gente ha risposto positivamente alla loro richiesta». Tra gli exploit dei consiglieri del sindaco, se quello di Seby Lo Conte era messo in conto, stante che l’assessore non s’è mai tirato indietro quando c’è da sbracciarsi e lavorare anche come manovale per la comunità, ha sorpreso tutti il trionfo di Yosella Schifano, moglie del consigliere uscente Carmelo Schembri. Ieri sera, quando mancavano ancora tre seggi alla conta finale dei voti, totalizzava ben 738 voti.