Pupi di Zucchero e Martorana fanno da padroni in questo periodo ma la pasticceria siciliana è vastissima e riserva sempre qualche ricetta tipica tradizionale.
Oggi, con il supporto della pasticceri della famiglia Miracolini (nella foto), abbiamo scelto di raccontare la ricetta e la storia delle “Ossa di Morto”.
I biscotti, tipici proprio del 2 novembre, giorno della Commemorazione dei defunti, sono bianchissimi e croccanti.
Un’antica tradizione (pare risalente al X secolo), narra che nella notte tra l’1 e il 2 novembre i familiari defunti, scesi sulla terra per salutare i propri cari (credenza simile a quella messicana del “Dia de los Muertos” diventata celebre con il lungometraggio Disney “Coco”) avessero bisogno di nutrirsi come i vivi.
Era quindi abitudine lasciare pane, acqua e un paio di scarpe che serviva al defunto per fare il giro della casa per i saluti ai familiari addormentati. In ringraziamento le anime lasciavano proprio dentro quelle scarpe dei dolciumi: frutta martorana, canditi, paste di mandorla e ossa di morto.
La preparazione è semplice, servono pochi ingredienti disponibili in ogni cucina ma richiede qualche giorno per lasciare riposare l’impasto.
Ingredienti:
300 grammi di farina
300 grammi di zucchero
75 millilitri di acqua
1 pizzico di cannella in polvere
6 chiodi di garofano
Preparazione:
In un pentolino far riscaldare e bollire leggermente zucchero, acqua e chiodi di garofano poi, dopo averlo tolto dal fuoco, versare poco alla volta la farina alla quale era stata mescolata la cannella.
Mescolare velocemente per mantenere il composto liscio e omogeneo.
Modellare l’impasto formando filoncini spessi due centimetri e lunghi 4 cm da adagiare sulla carta forno.
In ciascuno praticare forellini con lo stuzzicadenti o con la forchetta.
Lasciare asciugare a temperatura ambiente per 2-3 giorni.
Inumidire la carta forno, poggiarla sulla placca e adagiare sopra i biscotti che, sul fondo, si inumidiranno.
Cuocere a forno caldo (180 gradi) per 10 – 15 minuti. A quel punto vedrai la parte superiore rimanere bianca mentre alla base resterà la parte caramellata più croccante.

Riscoprire le tradizioni locali, i suoi colori e i suoi sapori consente di apprezzare di più il proprio territorio senza sentire il desiderio di andare alla ricerca di dolciumi e consuetudini americane.