La Procura della Repubblica di Gela – in esecuzione di ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela – ha sottoposto a sequestro preventivo l’anfiteatro e alcuni altri manufatti presenti all’interno di una villa gelese, nota per aver ospitato pubblici spettacoli teatrali nel suo anfiteatro a ridosso del mare.
A seguito degli approfondimenti investigativi delegati dalla Procura della Repubblica di Gela a militari del Gruppo Guardia di Finanza di Gela, è stato accertato che la realizzazione delle opere edilizie sottoposte a sequestro è avvenuta in assenza di autorizzazioni o titoli edificatori ed in violazione della normativa in materia antisismica, di assetto del territorio e tutela del paesaggio, riguardando un’area sottoposta a vincoli storico-artistici, archeologici e di edificabilità previsti per le zone ricadenti entro una certa distanza della fascia costiera.
Nel corso dell’indagine è emerso che la
realizzazione dell’anfiteatro è avvenuta, secondo l’imputazione, in violazione
della normativa edilizia, in quanto l’opera era stata presentata agli uffici
competenti solamente quale intervento necessario a migliorare l’idoneità
statica dell’area.
Di contro, non è stata poi effettuata alcuna attività volta a prevenire lo smottamento o il verificarsi di fenomeni franosi sull’area, bensì si è proceduto unicamente a dar corso all’edificazione dell’anfiteatro, riuscendo così a superare i vincoli di inedificabilità di natura ambientale e paesaggistica esistenti e ad ottenere i previsti nulla osta dalle Autorità competenti allo scopo di far entrare in esercizio il teatro.
I proprietari della struttura e il professionista che aveva presentato il progetto che aveva portato alla realizzazione dell’anfiteatro risultano indagati, in concorso, per reati previsti dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.