Salute

Le tessere ed il mosaico: Il Privilegio di tutti (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

Le tessere ed il mosaico: Il Privilegio di tutti (di don Salvatore Callari)

Dom, 18/10/2020 - 08:07

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Don Salvatore Callari

L’argomento che affronta DON SALVATORE CALLARI in questa riflessione settimanale, è decisamente difficile ma veramente interessante e basilare . Con buona volontà e tanta perplessità mi propongo di offrire ai fedeli ( i pochi che leggeranno) la possibilità della conoscenza di una verità che è di …. ampio respiro , di assoluta essenzialità per il vivere cristiano. Anche inconsapevolmente noi viviamo nel grembo di questa verità in maniera non sempre cosciente e responsabile. Il cosiddetto : SACERDOZIO DEI FEDELI . Non è di comune conoscenza neanche l’ espressione figurarsi il significato. Noi cristiani della chiesa cattolica sappiamo che essa è operativa attraverso l’amministrazione dei sacramenti , fatta dai sacerdoti . Sappiamo che i sacerdoti sono una figura singolare nella chiesa, rivestiti di particolare poteri spirituali, quali la facoltà di celebrare la messa e confessare. Il punto di riferimento e la fonte è il sacerdozio di Cristo, la sorgente di ogni potere che viene dato agli uomini, partecipato da Cristo. E’ Lui, il sommo sacerdote che ha la pienezza delle facoltà sacerdotali e trasmette agli uomini la facoltà di compiere azioni sacerdotali per offrire a Dio sacrifici con il culto di adorazione, di ringraziamento e di implorazione per le umane necessità materiali e spirituali , e In particolare la partecipazione al sacrificio eucaristico ( la messa ). Gesù Cristo ha svolto questo compito sacerdotale con il suo sacrificio sulla croce operando la redenzione, la nostra salvezza. Egli vuole continuare la sua missione di salvezza e concede parte del suo potere sacerdotale agli uomini. E questo si effettua in modo diverso : alcuni lo hanno in misura più ampia, e sono i sacerdoti ; il loro si chiama “sacerdozio ministeriale”; diverso di grado è quello dei fedeli che si chiama sacerdozio comune. L’ indole sacra di questo sacerdozio viene attuata, in particolar modo, con la partecipazione al sacrificio eucaristico, fonte e apice di tutta la vita cristiana e di ogni azione di culto. Poi con la ricezione degli altri sacramenti che si possono ricevere perché i fedeli sono “ stirpe eletta, nazione santa” cioè abilitati a riceverli perché depositari di una dignità che deriva da “ una particolare consacrazione”, in primo luogo col battesimo che rigenera ad una vita nuova, soprannaturale, con la missione di testimoniare la fede. Poi la cresima che crea un vincolo distintivo e un impegno a difendere e diffondere la fede. E poi anche con la specificità relativa attraverso gli altri sacramenti. E allora ? Tutti sacerdoti per il servizio divino. Se può giovare, per chiudere, diciamo : il sacerdozio comune è una partecipazione di quello di Cristo Come in campo civile il potere viene esercitato in maniera differente , a partire da chi ne ha pienezza , il presidente della repubblica, e in certo senso lo delega ai vari … subalterni fino … all’ultimo dei sindaci.