Sono 3.678 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (mille più di martedì): la soglia dei tremila non si superava dal 24 aprile, quando furono 3.021. I tamponi eseguiti hanno superato quota 125mila, segnando un altro record (125.314). I decessi sono stati 31 (contro i 28 di martedì), mentre le terapie intensive sono 18 in più. Sono invece 1.204 i guariti in più rispetto a martedì. Nessuna Regione segna zero nuovi contagi.
Attualmente i positivi sono 62.756. Di questi, 58457 sono in isolamento domiciliare, 3.782 ricoverati con sintomi e 337 in terapia intensiva.
Casi in ogni Regione: 11 in tripla cifra Tutte le Regioni italiane registrano casi nelle ultime 24 ore. Il dato più alto in Campania con 544 positivi, seguita dalla Lombardia con 520. Sono 11 le Regioni in tripla cifra. Casi in aumento anche in Veneto (375), seguito dal Lazio (357) e dalla Toscana (300). Sopra quota 200 positivi anche il Piemonte con 287 e la Sicilia con 213. La Regione che registra meno contagi è il Molise con 1.
Forte crescita di casi in CampaniaNuovo aumento dei contagi in Campania: in 24 ore sono 544 i positivi su 7.504 tamponi, un decesso e 177 guariti. Il report sui posti letto su base regionale indica che ci sono 52 posti letto in terapia occupati su 99 disponibili.
A Milano e Provincia +182 casi Sono 182 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore a Milano e Provincia: si tratta del dato provinciale odierno pi ùalto per la Lombardia che oggi fa registrare un’impennata di casi (+520), a fronte di 5 decessi. Dei 182 nuovi casi, 77 sono a Milano città. Seguono le province di Varese (+54), Brescia (+52), Pavia (+46), Como e Cremona (+45), Bergamo (+37), Monza e Brianza (+34), Mantova (+14), Lodi (+12), Lecco (+5) e Sondrio (+4).
Speranza: “SItuazione seria, alzare la soglia di attenzione” “I numeri che arrivano anche in queste ore ci dicono che siamo dentro una sfida enorme e che dobbiamo ragionare insieme su come affrontarla e vincerla”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, precisando che nel Cdm “abbiamo prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Con le scelte di oggi segniamo un cambio: non più ordinanze per allargare ma ordinanze che cominciano a dire ‘attenzione perché la situazione è seria e delicata”. Secondo Speranza, “sarebbe un’illusione pensare che nel contesto internazionale noi siamo fuori pericolo e la politica deve dire la verità. I dati dicono che il contagio cresce ed è necessario alzare la soglia di attenzione”.