Crescono i ricoveri di pazienti Covid-19 in terapia intensiva, quasi 1 su 10. “In media, in Italia, il 9,18% dei ricoverati per Covid-19 ricorre al setting assistenziale della terapia intensiva. La settimana scorsa era l’8,09%. Il Friuli-Venezia Giulia rappresenta la regione che attualmente registra il rapporto più elevato tra ricoverati in terapia intensiva sui ricoverati totali, il 27%”. E’ quanto rileva il 24.esimo REPORT settimanale ‘Instant’ dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica, campus di Roma. “Sono aumentati i posti letto in terapia intensiva, ma non il numero degli anestesisti-rianimatori”, avverte il REPORT. Analizzando l’andamento dei pazienti ricoverati sui positivi, “vediamo delle differenze tra le regioni del Nord, del Centro e del Sud”, precisa il REPORT. “Le Regioni contraddistinte da un indice più stabile nell’ultimo mese sono l’Emilia-Romagna, il Piemonte e la Lombardia. Si segnala un trend in diminuzione in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il valore medio registrato nell’ultima settimana nelle Regioni del Nord dall’indicatore è pari a 5,26% (in aumento rispetto alla scorsa settimana quando era pari a 4,94%)”, rimarca l’indagine.
Nelle Regioni del Centro “si registra un andamento in diminuzione durante l’ultima settimana nel Lazio e in Umbria. Nelle Marche l’indicatore subisce una variazione in aumento – evidenzia il REPORT – Si segnala in Abruzzo un trend crescente durante l’ultima settimana e in Molise un trend decrescente nelle penultime settimane ed un significativo aumento durante gli ultimi 7 giorni. Il valore medio registrato nell’ultima settimana nelle Regioni del Centro è l’8,40%, in calo rispetto alla scorsa settimana quando era pari a 8,85%”. Nelle Regioni del Sud “si registra un trend in diminuzione in Basilicata, Calabria, Puglia, Campania e Sicilia durante l’ultima settimana. La Sardegna registra un andamento in lieve aumento durante l’ultima settimana. Il valore è pari a 7,35% (in calo rispetto alla scorsa settimana quando era pari a 7,96%)”, conclude il REPORT.