Salute

Coronavirus. Contagi in aumento, nuovo Dpcm in arrivo: divieto di spostamento, autocertificazione e chiusure

Redazione

Coronavirus. Contagi in aumento, nuovo Dpcm in arrivo: divieto di spostamento, autocertificazione e chiusure

Mer, 21/10/2020 - 15:04

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Dopo neanche 4 giorni dal nuovo Dpcm arrivano nuovi dettagli ed ennesime misure restrittive da adottare in Italia. Del resto, il premier era stato chiaro sulla necessità di intervenire rapidamente sulla situazione emergenziale che non rallenta affatto.

Siamo, infatti, a pieno regime nella seconda ondata – predetta e arrivata – di contagi. Serve, quindi, correre ai ripari. Le Regioni già si stanno muovendo in tal senso e anche Musumeci, per la Sicilia, è presente e ha annunciato tutti i prossimi step.

Oggi e domani, Conte sarà in Parlamento per le informative e sulle mosse da adottare: al Senato parlerà oggi per le 16,15 mentre alla Camera domani alle 10. Quali saranno le nuove disposizioni che adotterà il Governo, presumibilmente entro domenica?

Coprifuoco alle 23

Dopo la chiusura dei locali a mezzanotte (in precedenza si era detto alle 23), solo per quelli che hanno servizi ai tavoli) si vocifera di un probabile coprifuoco alle 23, anticipando quindi l’orario di stop (inizialmente indiscrezioni riferivano alle 22). Entro quel momento, infatti, non potrà essere svolta più alcuna attività. Nel Dpcm del 18 ottobre, però, nessuna indicazione in tal senso. Nel nuovo, invece, potrebbe essere introdotto, come già sta avvenendo in altri stati dell’Europa.

Vietati spostamenti tra regioni

Si torna a respirare l’aria del precedente lockdown e anche gli spostamenti tra regioni potrebbero subire una battuta d’arresto. Pare, infatti, che si vogliano vietare tranne che per motivi di lavoro e salute, esigenze del tutto eccezionali che esulano da qualsiasi viaggio di piacere.

Autocertificazione necessaria

Ancora, sarà necessaria nuovamente l’autocertificazione, l’incubo di molti italiani, che servirà per spostarsi nelle regioni in cui sarà in vigore il coprifuoco notturno (questo vale per gli spostamenti – per motivi di assoluta necessità – dopo le 23 sul territorio nazionale).

Punti ancora da definire

Incerta la sorte delle attività nei fine settimana per i negozi non alimentari, che potrebbero chiudere, compresi i centri commerciali. Anche per parrucchieri e centri estetici non è stato detto nulla, lo stesso per le palestre e piscine, sebbene il premier abbia dato l’ultimatum per queste ultime due prevedendo una settimana per monitorare il tutto e decidere se procedere alla chiusura oppure no.