Il rapporto Migrantes fotografa l’Italia e le sue potenzialità attrattive.
Caltanissetta, importante nodo di raccolta all’ingresso per il suo centro di accoglienza, rappresenta per gli immigrati soltanto una zona di passaggio dalla quale andare via il prima possibile.
La città del centro Sicilia, ultima nella classifica per qualità della vita è ultima – a pari merito con Crotone – anche per chi arriva in Italia alla ricerca di un futuro migliore.
Un dato statistico che però necessita di essere letto e interpretato anche a livello sociologico. Non sentire la città come propria né identificarla come punto di approdo nel quale creare un nuovo futuro, incentiva disimpegno, disinteresse e avvalora il degrado.
Luoghi di passaggio da non curare, abbellire o migliorare.
Una visione che, però, non deve far puntare il dito verso “lo straniero” poiché chi arriva in città non avrebbe motivo di fuggire se qui trovasse un ambiente favorevole anche dal punto di vista economico.
Nel report pubblicato si legge che i “nuovi” italiani si spostano principalmente in età lavorativa (il 55% ha un’età compresa tra i 18 e i 44 anni) e con figli minori al seguito (26%).
Due “nuovi” italiani su tre si spostano all’interno della provincia di residenza, mentre i trasferimenti di lungo raggio sono meno numerosi (32% del totale).
Appare ovvio, dunque, che le regioni che più attraggono i flussi dei nuovi cittadini italiani sono quasi tutte quelle del Centro-Nord nel quale è possibile stabilirsi e integrarsi. Il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia sono le più attrattive, con un numero di iscrizioni pari al doppio rispetto a quello delle cancellazioni. Seguono la Lombardia e l’Emilia-Romagna, caratterizzate altresì da una certa vivacità migratoria anche all’interno della regione.
Le regioni del Mezzogiorno fanno registrare un numero di cancellazioni di gran lunga superiore al numero delle iscrizioni: la Calabria (con un numero di cancellati pari al triplo degli iscritti), la Sicilia e la Sardegna (il cui numero di “nuovi” italiani cancellati è pari al doppio degli iscritti) si confermano, anche per i nuovi cittadini italiani, le regioni meno attrattive.
A livello provinciale, Bolzano è la provincia più attrattiva (con un numero di iscrizioni pari a oltre il triplo dei cancellati, +228,6%), seguita da Pordenone (+142%) e da Gorizia (+100%), mentre Caltanissetta e Crotone guidano la graduatoria negativa con un numero di cancellati pari a oltre quattro volte quello degli iscritti.