Un gruppo di educatrici di Caltanissetta, durante il periodo di Lockdown, ha sperimentato la potenza della “resilienza” scegliendo di creare, pur mantenendo la propria individualità, una squadra compatta capace di prendersi cura dei bambini. Sono stati proprio questi ultimi quelli considerati “i più sacrificati” dalle distanze fisiche, dall’assenza di contatto, di confronto e di interazione.
La riapertura delle attività, pur con il costante timore del contagio, ha portato Massimiliana Calosso, Vanessa Celestino, Letizia Tamburello e Giorgia D’Amico (nella foto) a ideare un nuovo progetto educativo ispirato al pensiero di Paolo Mai: “l’asilo nel bosco”.
“Voler avviare questa iniziativa proprio in questo periodo
storico, nasce dalla necessità di abbattere le pareti e offrire ai bambini un
luogo sicuro anche grazie alla garanzia di un adeguato distanziamento sociale e
aria pulita e nuova” hanno spiegato le educatrici.
I bambini, nel nuovo ambiente formativo, staranno a contatto con la natura, vivranno esperienze di vita arricchite da storie nuove e personaggi fantastici, impareranno a gioire delle piccole cose e respirare una sensazione di libertà fisica e cognitiva.
“La vita all’aperto – hanno concluso – può diventare uno strumento di crescita perché aiuta i piccoli in età prescolare a superare gradualmente i propri limiti e a conquistare la propria autostima e la propria autonomia”.
Saranno organizzati laboratori differenziati per fasce d’età coinvolgendo i bambini da zero a due anni (pre infanzia) e da tre a sei anni (infanzia). Il progetto si svolgerà nell’area retrostante l’Istituto Testasecca che si trova in viale della Regione 1.