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Caltanissetta, ha diffamato pm Di Matteo: il giornalista Sansonetti condannato a risarcire

Redazione

Caltanissetta, ha diffamato pm Di Matteo: il giornalista Sansonetti condannato a risarcire

Gio, 22/10/2020 - 08:30

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Il giudice civile del Tribunale di Caltanissetta, Alex Costanza, ha condannato il giornalista Piero Sansonetti a risarcire con 50.000 euro il magistrato Nino Di Matteo, oggi consigliere del Csm, che aveva presentato denuncia per diffamazione per un articolo pubblicato il 28 settembre 2014 dal quotidiano “Cronache del garantista”.

L’ex pm del processo trattativa Stato-mafia aveva presentato querela per l’articolo dal titolo “La rozza aggressione del Pm contro De Mita” in cui, raccontando l’interrogatorio del 25 settembre 2014 dell’onorevole Ciriaco De Mita nel corso del processo “Stato-mafia”, scriveva , tra le altre cose: “…il procuratore Di Matteo a un certo momento ha iniziato a rimproverarlo, in modo minaccioso e intimidatorio”; e anche: “gridava come uno sbirro asburgico”.

In quell’articolo Sansonetti, inoltre, dopo averlo definito “giovanotto al quale e’ stata assegnata la procura di Palermo”, si chiede come faccia ad avere “una cosi’ grande rozzezza” e “strabordante arroganza”, affermando “ma cosa ha insegnato al piccolo Di Matteo, la sua mamma?” Nella sentenza il giudice, afferma che “sia dalla trascrizione di udienza, che in misura maggiore e dirimente, dall’ascolto dell’audio dell’esame del teste, ci si avvede invece che i toni utilizzati dal procuratore Di Matteo rimangono pacati e non trascendono per tutto l’espletamento della prova”.

“Alcune espressioni adoperate dal giornalista – scrive ancora il giudice nella sentenza emessa nei giorni scorsi – sono immotivatamente denigratorie, sia se isolatamente considerate che in rapporto all’intero contesto argomentativo”. In particolare, il riferimento e l’accostamento dei comportamenti del Pm a quelli di “uno sbirro asburgico e di un questurino ai tempi del fascismo…sono del tutto esorbitanti dalla forma civile della critica” e l’allusione sulle capacita’ educative della madre di Di Matteo “e’ diretta a mettere in dubbio non solo le qualita’ personali del Pm ma anche di uno dei suoi affetti piu’ cari”.

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