“Eccomi, manda me!” (Isaia, 6,8): questo il tema della Giornata Missionaria Mondiale del 2020, che nella Diocesi di Caltanissetta verrà celebrata con una Veglia Missionaria di Preghiera, giovedì 22 ottobre dalle ore 20.00 nella parrocchia S. Paolo, promossa dall’Ufficio Diocesano per la Cooperazione Missionaria diretto da padre Massimiliano Guarino.
Presiederà la liturgia il sacerdote tanzaniano padre Deodatus Komola, vicario parrocchiale di Cristo Re a San Cataldo. Le Suore Francescane del Signore della Città animeranno i canti di ingresso e la conclusione della Veglia.
Nel corso della liturgia saranno letti
brani del Messaggio di Papa Francesco, si ascolteranno alcune testimonianze di
partecipanti alle attività missionarie in altri continenti, e ad ogni
partecipante verrà consegnato un filo, segno dell’impegno ad essere “tessitori
di fraternità” che, al termine di ognuno dei momenti di preghiera, potrà essere
annodato: ogni nodo rappresenterà la volontà di accorciare le distanze che
separano gli uni dagli altri e creare tutti insieme la trama del Regno di Dio
nel mondo.
La Giornata Missionaria mondiale è stata istituita nel 1926 da Papa Pio XI, chiamando i fedeli ad aprire il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e a impegnarsi con gesti concreti di solidarietà, sostenendo progetti in Asia, Africa, America latina, Oceania: costruzione di cappelle, aiuto ai catechisti, vita dei seminari, formazione del clero locale, assistenza educativa all’infanzia, con quanto raccolto nella colletta universale.
Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata del 2020 interpella la vocazione missionaria di ogni battezzato e oggi sembra riguardare particolarmente anche i fedeli laici: la missione evangelizzatrice, non soltanto come compito dei sacerdoti, religiosi e suore, vede negli ultimi anni sempre maggiore l’impegno dei missionari laici nel mondo, e tante le associazioni e i movimenti ecclesiali che inviano intere famiglie in missione, come è avvenuto anche nella nostra Diocesi negli anni scorsi.
Con la consapevolezza che «la missione è ovunque», non soltanto in terre lontane, si sta diffondendo in Italia l’esperienza delle “famiglie missionarie a chilometri zero”, che trovano gli evangelici “estremi confini della terra” nelle periferie delle nostre città, spesso segnate da degrado, disagio, violenza e criminalità, mettendosi a disposizione per una preziosa opera pastorale e sociale.
In un tempo segnato dalla pandemia e dall’isolamento, si sperimenta la nostalgia delle relazioni di autentica familiarità e amicizia. La vocazione missionaria che la Giornata mondiale riporta all’attenzione si esprime nel donare a tutti gli uomini l’esperienza dell’amore di Dio che trasforma ciascuno dall’interno e tesse legami di fraternità a ogni latitudine.