Riceviamo & pubblichiamo da Salvatore Giunta, Consigliere Nazionale di Unità Siciliana LE API
Non sono bastate le manifestazioni di protesta, una organizzata addirittura dalla Curia di Caltanissetta qualche mese fa, nè sono servite le passerelle di politici di rango come Toninelli e lo stesso Cancelleri (nella foto) a sbloccare una situazione che rischia di incancrenirsi drammaticamente.
La SS 640 rischia infatti di aggiungersi alla già lunga lista delle grandi incompiute siciliane.
Abbiamo più volte sottolineato la grande importanza strategica dell’opera sia dal punto di vista occupazionale, sia dal punto di vista del miglioramento della mobilità per almeno tre province del centro Sicilia.
A tutto questo dobbiamo aggiungere il danno e la colossale beffa di dover restituire alla Comunità Europea la ragguardevole somma di ben 456 milioni di euro se l’opera dovesse rimanere incompiuta.
Tutto questo è il risultato drammatico di considerare il centro dell’isola come terra di nessuno che non merita alcuna attenzione da parte della politica regionale e nazionale, destinata alla povertà, al disagio e al degrado.
E’ una situazione che ci offende profondamente ancora di più se si pensa che il territorio ha espresso un Viceministro alle Infrastrutture, un Ministro per il Sud, due deputate nazionali di bella presenza, e un deputato leghista sancataldese.
Tutti svogliati se non addirittura latitanti.
Ci auguriamo che almeno i sindacati con tutta la loro forza e determinazione possano trovare una onorevole via d’uscita ed una soluzione che intanto non ci faccia perdere quasi mezzo miliardo di finanziamento della Comunità Europea e poi fare in modo di ultimare in tempi brevissimi un’opera così importante per il nostro territorio, già pesantemente colpito da una crisi grave e infinita.