CALTANISSETTA. A Casa Rosetta si è aperto ieri il secondo Modulo di Formazione per le figure professionali dell’équipe in Interventi assistiti con gli animali (IAA) che hanno una riconosciuta valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa, e richiedono il coinvolgimento di équipe multidisciplinari in grado di gestire la complessità della relazione uomo-animale.
Il percorso formativo a Casa Rosetta è finalizzato al potenziamento dei profili professionali specializzati per la cura di soggetti, bambini o adulti, con varie fragilità, dalla disabilità neuromotoria e/o intellettiva ai disordini psichiatrici, dal disagio minorile per rischio sociale alle dipendenze patologiche ai disturbi alimentari. Il corso è pertanto rivolto a specialisti, medici, terapisti della riabilitazione, educatori professionali che intendono operare in questo ambito.
Il corso è coordinato dal prof. Michele Panzera, ordinario nell’università di Messina; docenti: Antonio M. Persico (medico, esperto in interventi per soggetti con disturbi dello spettro autistico), Enzo Sedita (medico fisiatra), Dora Li Destri Nicosia (veterinario), Emanuela Cutaia (psicologa), Carmela Gulino, Melinda Leotta (psicomotricisti), Marianna Raneri (istruttore cinofilo); coordinatrice Giovanna Garofalo (biologa, referente formazione e qualità ECM di Casa Rosetta).
Il modello formativo segue le indicazioni riportate nelle “Linee Guida Nazionali per gli IAA” pubblicate nel 2015 e recepite dalla Regione Siciliana, Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico. Il primo modulo, svoltosi in due edizioni nel 2018 e 2019, ha offerto le basi propedeutiche a 53 operatori dei servizi socio- sanitari della regione siciliana e la qualifica di Responsabile di Attività, riconosciuta a livello nazionale.
Il secondo modulo – che si articola in sei giornate, di cui quattro di teoria in aula e due di esperienza sul campo – riguarda il ruolo e le responsabilità delle figure di Responsabile di Progetto e di Referente di Intervento, collaboratori attivi con le figure professionali e gli operatori che compongono l’équipe multidisciplinare.
Casa Rosetta – come ha detto tra l’altro nell’intervento di apertura del corso il presidente Giorgio De Cristoforo – ha avviato questo processo formativo già nel 2018, nell’ambito di un progetto di sviluppo sostenibile che comprende, da un lato, il miglioramento e la diversificazione dei servizi alla persona e, dall’altro, la promozione sociale attraverso una sempre maggiore inclusione di soggetti che si trovano in situazione di svantaggio sociale. La visione di Casa Rosetta è quella della promozione di una cultura dell’inclusione e del sostegno reciproco, e la formazione – ha detto il presidente – è uno dei tre cardini dell’opera, come amava ripetere il fondatore don Vincenzo Sorce.
“Le esperienze di condivisione tra gli ospiti dei Centri Diurni e delle Comunità Terapeutiche in una visione di reciproco aiuto, ci hanno insegnato che tutte le persone, ciascuna con la propria fragilità, hanno una ricchezza da condividere e un insegnamento da offrire, in reciproca accoglienza e sostegno. Ne sono esempio anche le esperienze di fattoria didattica, con la cura di animali da cortile, condotte in questi anni all’interno delle Comunità Terapeutiche di Caltanissetta e Caltagirone”.
“In linea con la propria missione – ha detto ancor il presidente De Cristoforo – Casa Rosetta ha avviato un programma anche per la formazione degli operatori e per la realizzazione di strutture adeguate al fine di avviare un progetto di agricoltura sociale, anche attraverso interventi di bonifica, recupero e di riconversione di zone agricole e la ristrutturazione di spazi e locali (come per esempio, la bonifica di capannoni e la piantumazione di alberi da frutto, come gli ulivi, e decorativi, come i palmizi, nella tenuta di Casa Rosetta in zona Draffù, vicino Delia) da dedicare alle attività specifiche di Educazione Ambientale, Interventi Assistiti con gli Animali, Fattoria Sociale, secondo quanto indicato dalle più recenti Linee di indirizzo nazionali e regionali, in una visione ecologica e sociale della promozione umana e della cura della persona.
Già in passato molte esperienze sono state condotte all’interno delle strutture di Casa Rosetta, nello spirito della condivisione e della valorizzazione delle risorse personali di ogni ospite e di ogni operatore in una visione olistica che vuole offrire offre un intervento integrato verso il paziente, proponendo un percorso che comprenda aspetti fisici, aspetti mentali, aspetti emotivi ed aspetti spirituali”.