La campanella sta suonando per tutti gli istituti scolastici e gli scolari di Caltanissetta stanno rientrando nelle loro aule.
Non tutti, però, stanno vivendo il momento con lo stesso stato d’animo.
Dall’esterno tutto sembra omogeneo. I bambini in fila sono
pronti per entrare con i loro visi curiosi, assonnati o allegri. La divisa
scolastica contribuisce a creare quell’alone di uniformità tra tutti i bambini
e gli adolescenti. Maglietta bianca, jeans o tuta con lo stemma dell’istituto
di riferimento.
Lo stesso, però, non può dirsi del materiale scolastico. Zaini, quaderni, portacolori e materiale di cancelleria traccia un’evidente linea di demarcazione tra di loro sottolineando la differenza tra le famiglie e le relative possibilità economiche.
Dentro gli zaini, all’ultima moda o appartenenti alle collezioni degli anni precedenti, c’è una storia talvolta difficile da raccontare o da accettare.
Molti bambini oltrepassano i portoni del plesso soltanto con i libri di testo, qualche quadernone e astucci nei quali sono rimasti vuoti alcuni supporti. Gomme, colori, penne, matite, temperini, colla, squadrette e forbici. Il “necessaire” basilare, però, non sempre è disponibile in ogni famiglia. E a “spegnersi” non è soltanto il sorriso di chi, aprendo la cerniera, si trova davanti un brillante arcobaleno di colori. Questi pastelli colorati, a spirito, a cera o a matita, hanno un significato simbolico nella mente di chi ogni giorno va in classe per imparare. Rappresenta la creatività verso la quale tendere, la metafora di come la cultura, appresa tra i banchi, permetta di poter raggiungere qualsiasi meta prefissata.
L’associazione Sant’Agata di Caltanissetta, ormai da anni, si prende cura dei bambini del territorio cercando di sostenerli nelle necessità primarie. Tra queste, ovviamente, è compresa l’istruzione. Base fondamentale della formazione di un individuo.
“Da soli non riusciamo a soddisfare tutte le richieste che arrivano dalle scuole – hanno commentato i responsabili dell’associazione -. Le liste del materiale da acquistare sono molto lunghe e abbiamo bisogno della solidarietà di tutti”. Un aiuto indispensabile per poter garantire quel diritto ribadito nella Costituzione italiana e nella Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia.
Risme di carta, zaini maschili, diari, penne e colori sono le necessità primarie delle quali, al momento, hanno maggiore carenza. Ma questo è un sintetico e non esaustivo elenco.
“Ciascuno può contribuire al benessere psicologico e all’istruzione dei nostri bambini con un piccolo ma fondamentale gesto di solidarietà” hanno concluso le referenti dell’associazione Sant’Agata.
Spesso negli scaffali di molti bambini resta materiale ancora intatto e inutilizzato come, ad esempio, quadernoni con righe o quadretti di formato non più adatto o album da disegno. Altre volte, invece, capita di cambiare lo zaino soltanto per il piacere di averne uno nuovo lasciando il precedente ancora in ottimo stato.
Se, andando in cartoleria, ciascun genitore pensasse ad acquistare qualcosa in più per donarlo a chi non riesce a completare la lista degli acquisti non avremmo soltanto un bambino più felice e un genitore maggiormente rassicurato. Avremo insegnato ai nostri figli i preziosi valori della solidarietà, altruismo ed empatia. Apprendimenti fondamentali per la formazione umana e sociale di qualsiasi individuo.
I locali dell’associazione Sant’Agata, adiacenti all’omonima chiesa di Corso Umberto, sono aperti ogni lunedì mattina dalle 10.00 alle 12.30 e mercoledì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30.