Nella settimana 12-18 agosto, rispetto alla settimana 15-21 luglio, l’aumento dei casi da coronavirus è del 141%. E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe di Bologna.
I nuovi positivi sono 3.399 contro i 1.408 dello stesso periodo di luglio. Comparando la settimana appena passata alla precedente, i casi di contagio da coronavirus sono cresciuti del 20,6% (erano 2.818), a fronte di un lieve aumento dei casi testati (180.300 contro 174.671).
Crescono del 18,4% anche i pazienti in terapia intensiva (58 contro 49), del 5,2% quelli ricoverati con sintomi (843 contro 801), dell’1,4% i nuovi casi totali e dello 0,1% i decessi. In calo (-2,2%) i tamponi.
La Fondazione invita a concentrarsi anche sulle differenze tra regioni per capire come il virus si sta muovendo: in 6 regioni (Valle d’Aosta, Basilicata, Emilia Romagna, Sicilia, Lombardia e Abruzzo) e nelle due province autonome si rileva una riduzione complessiva di 180 nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con variazioni che oscillano dai -6 della Provincia Autonoma di Bolzano ai -53 dell’Abruzzo.
Tredici regioni fanno registrare invece un aumento dei nuovi casi per un totale di 761 nuovi casi, con un range che varia dal +169 del Lazio al +8 della Sardegna.
“Quale indicatore della diffusione del contagio – spiega il presidente della fondazione, Nino Cartabellotta – abbiamo rivalutato la distribuzione geografica dei 15.089 casi attivi al 18 agosto, aumentati complessivamente di 1.528 unità (+11,3%) rispetto alla settimana precedente”. La Lombardia, seppure in calo relativo (-3,6%) e assoluto (-200) rispetto all’11 agosto, conta il 35,2% dei casi (5.314); un ulteriore 51,5% si distribuisce tra Emilia-Romagna (1.789), Veneto (1.688), Lazio (1.359), Piemonte (897), Sicilia (722), Toscana (718) e Campania (596); i rimanenti 2.006 casi (13,3%) si collocano nelle restanti undici Regioni e due Province autonome con un range che varia dagli 8 della Valle d’Aosta ai 340 della Puglia.