Cooperazione commerciale tra piccoli operatori per raggiungere economie di scala attraverso processi di lavoro comuni e/o la condivisione di impianti e risorse per creare le condizioni di massima visibilità sul mercato. È l’obiettivo del bando europeo da 101 mila euro al quale dal 3 agosto possono aderire imprenditori e gruppi di microimprese di Caltanissetta e di altri 16 comuni della provincia: Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Campofranco, Delia, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Riesi, San Cataldo, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Villalba.
I beneficiari dei fondi, che fanno parte della dotazione del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2014-2020 (sottomisura 19.2 per sostegno all’esecuzione degli interventi nell’ambito della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo), sono gruppi di microimprese agricole e forestali di trasformazione e commercializzazione di prodotti, ma anche servizi per il turismo rurale e per la promozione di mestieri e attività artigianali. In particolare, le compagini dovranno avere un organico inferiore a dieci persone e un fatturato totale di bilancio annuale non superiore a 2 milioni di euro, come previsto dalla raccomandazione della Commissione 2003/361/CE.
Potranno essere finanziati i costi degli studi di fattibilità sulla zona interessata e quelli dell’animazione volta a rendere fattibile il progetto collettivo, ma anche le spese di costituzione, comprese quelle notarili, amministrative e legali, e di predisposizione dei relativi atti. E ancora: i costi di esercizio della cooperazione; i costi diretti del progetto sostenuti per investimenti materiali e/o immateriali che derivano direttamente dalle attività progettuali; i costi delle attività promozionali; le spese per la disseminazione e per il trasferimento del modello tecnico/organizzativo di cooperazione utilizzato. In ultimo, le spese generali fino al 12% del costo totale del progetto.
“In Sicilia – dice Giuseppe Sciarabba, 49 anni, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno, da oltre vent’anni nel settore dell’euro-progettazione nell’Isola – l’impiego corretto dei fondi europei può diventare uno dei fattori determinanti per la ripresa economica dopo mesi di blocco produttivo causato dalla pandemia. Ci sono milioni e milioni di euro a disposizione, ma attenzione: vanno usati adeguati strumenti di progettazione per intercettarli e trasferirli concretamente in ogni angolo dell’Isola. Per farlo – conclude Sciarabba – è necessario ascoltare i territori per comprenderne i bisogni, confrontarsi sui problemi per trovare le soluzioni, quindi tradurre le soluzioni in programmi per contribuire alla crescita della Sicilia”.