Salute

Le tessere e il Mosaico : La coscienza. Nota di don Salvatore Callari

Don Salvatore Callari

Le tessere e il Mosaico : La coscienza. Nota di don Salvatore Callari

Dom, 05/07/2020 - 08:10

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Don Giuseppe Callari

Tra le tante virtù che sono necessarie all’uomo per una condotta sana , per mantenere rapporti sociali basati sulla concordia e la sincerità, c’è certamente la coscienza retta. Ecco qualche nota di Don Salvatore Callari che la illustra brevemente. L’uomo contemporaneo è minacciato nella sua più autentica dignità dall’oscuramento della coscienza . Il peggio si ha quando si spegne totalmente la “voce della coscienza”, quando l’uomo la “uccide” consapevolmente e regola i suoi atti secondo una visione soggettiva della vita e secondo criteri dettati dalla sua volontà, dal suo arbitrio. Quando non tiene conto della presenza e della autorità di norme e leggi che trascendono la sua “libertà” che sono a difesa della sua stessa dignità. Tutto quello che nell’uomo è intrinsecamente iscritto nella sua interiorità, nella sua natura, viene dall’Alto. L’uomo può conoscere questa realtà che è in lui, quando ha la buona volontà e il coraggio di “ guardarsi dentro” dove troverà una “voce” che non è quella delle leggi umane, delle imposizioni, delle prescrizioni che vengono dall’uomo. Troverà Dio nella sua coscienza e ivi potrà ascoltare la sua voce. La coscienza infatti, come insegna il Concilio,” è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nella sua interiorità”. La legge suprema che dirige l’uomo sulla terra è quella che è dettata da Dio e che si ascolta nel “ segreto della PROPRIA COSCIENZA. Essa la possiamo chiamare la scintilla di Dio che illumina la sua vita. Essa parla alle orecchie del cuore e indica essenzialmente quello che è male , che si deve fuggire, e quello che è buono e si deve seguire. La coscienza, però, non è una fonte autonoma ed esclusiva per decidere ciò che è buono e ciò che è cattivo, Egli porta iscritto nella sua coscienza, per natura, un principio fondamentale di obbedienza verso leggi che non è l’uomo a darsi ma che ha stabilito l’autore della natura stessa e alle quali deve adeguarsi. Spesso, però, l’uomo per dare garanzia di verità e correttezza alle sue scelte, evoca la coscienza, cui fa rimando. Ma è essenziale importanza sapere se si tratta di coscienza “ illuminata” dallo spirito di verità, formata e istruita secondo i principi che provengono dalla parola di Dio, dall’insegnamento della Chiesa. Se la coscienza è “avariata” non può far da guida. Anche il lupo ha una coscienza che non è certo riflesso di giustizia, di correttezza. Nessuno si affida ad un medico, per le sue esigenze sanitarie, perche è di buon cuore, cordiale, amichevole, disponibile, ma non è “all’altezza del suo compito”, non è competente . Ed egli agisce, però, seguendo la sua coscienza che purtroppo è erronea. Non si può pretendere di agire nella verità solo affermando di seguire la propria coscienza se essa è offuscata dall’ignoranza, Pertanto non ha alcun valore il suo giudizio e le azioni che compie “ secondo la sua coscienza” sono in contrasto con le linee di una condotta morale, illuminata e diretta dalla volontà di Dio.