CALTANISSETTA – Un assolato pomeriggio di luglio, la sabbia del Palmintelli è rovente: un campo di battaglia sportivo che racchiude l’anima degli innamorati del calcio a Caltanissetta.
Il riconfermato tecnico del Città di Caltanissetta, nisseno doc, Alessio Sferrazza, passeggia sul manto dello storico stadio di viale della Regione: una stagione impegnativa è alle porte, si ricomincia nel dopo covid-19, una sorta di anno zero nel calcio dilettantistico italiano e siciliano. La squadra, dall’anima nissena, è in attesa dell’esito sulla domanda di ripescaggio in Promozione ma, nel frattempo, la campagna rafforzamento è stata svolta e sul taccuino si iniziano a segnare date per l’inizio dall’attività vera.
“La nostra stagione è iniziata con la riconferma dei tanti ragazzi nisseni, molti nati dopo il 2000, che compongono la nostra rosa. Se vogliamo parlare di progetto, di futuro, di appartenenza, di coerenza, dobbiamo parlare di giovani della nostra città. Questo è l’assioma della nostra società: Caltanissetta non è solo nel nome e sulla carta di identità. Il nostro presidente, l’avvocato Sergio Iacona, è uno stimabile nisseno, così come il nostro direttore generale, Antonio Emma, il nostro direttore sportivo, l’avvocato Andrea Di Carlo, e via via, tutti i dirigenti e componenti del nostro staff: stesso discorso per i miei ragazzi”.
Si inizia a dipingere una tela dal colore dominante della passione, della partecipazione, del sentire. “Noi sentiamo forte il legame con Caltanissetta, questo è il calcio dei nisseni per i nisseni. Per noi è vincolante questo cuore di sabbia; il Palmintelli non è solo uno stadio, è un luogo metaforico che racconta della nostra città, di vittorie esaltanti, sconfitte dolorose, di società fallite e poi rinate. A Caltanissetta dici Palmintelli, pensi calcio”.
Il sole illumina la gradinata, rende roventi i pali e le traverse: “Un plauso a tutti coloro che si impegnano a fare sport, di qualunque tipo, in questa città. Poi c’è chi sceglie di spendere o spandere e non di investire e altri che, invece, programmano e puntano su Caltanissetta ed i suoi ragazzi. Nessun sistema è giusto o sbagliato, modi differenti di intendere lo sport ed i valori che lo accompagnano. Nello stadio S.Elia di Cagliari, quest’anno si festeggiano i 50 anni di uno scudetto storico, campeggia una frase ‘Una terra, un popolo, una squadra: forza Casteddu!’, questo è quello che io voglio per la mia società, la mia squadra. Il senso di appartenenza, il legame con la terra, con la città”.
Calcio d’agosto, un calcio solo di vittorie: nessuno perde, tutti vincono in ‘anticipo’ “Io, forte del sostegno della società e consapevole della voglia che anima i ragazzi, prometto soltanto che onoreremo Caltanissetta. Ogni partita, ogni allenamento, dovrà concludersi con maglie intrise di sudore e fiato ai minimi termini. Speriamo in un Palmintelli gremito, pieno di nisseni che tifano per i nisseni: anche i tifosi rappresentano Caltanissetta. I risultati? Su quello deciderà il campo, lavoriamo per farci trovare pronti. La nostra forza si chiama passione per Caltanissetta e come diceva Enzo Ferrari, non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”.