«Abbiamo fatto la scelta più naturale – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci– perché Dolce e Gabbana sono da sempre i migliori ambasciatori della nostra Isola nel mondo.”
Certo è bene far tesoro degli errori commessi in Cina, dove in vista di una mega sfilata che poi è stata cancellata, il noto marchio di moda italiana ha prodotto tre spot pubblicitari nei quali una ragazza cinese si confrontava con pizza, pasta e cannolo siciliano armata di soli kuaizi (le bacchette). Non bastasse l’uso di questi luoghi comuni desolanti, l’audio dello spot con protagonista il cannolo siciliano è riuscito perfino a peggiorare le cose.
«È troppo grande per te» chiede la voce della pubblicità. Al razzismo bagnato dai luoghi comuni è subentrato pure un fastidioso sessismo. Insomma, soprattutto in riferimento alla supposta superiorità occidentale, in Cina è scoppiato il finimondo, tenendo presente che già nel 2017 un’altra campagna pubblicitaria del marchio italiano nella quale si descriveva una Pechino gonfia di poveri, aveva attirato critiche. (Lello Lombardo )