0Nei tempi antichi ed anche moderni, non è mancata mai la tentazione di volere scrutare , per conoscere meglio le forze della natura, con spirito di presunzione, e irriverenza peccaminosa. Il fenomeno di cui farò un minimo cenno, è quello della superstizione , fenomeno complesso, difficile, enigmatico e presuntuoso. Col poco che potrò dire, vorrei cogliere due aspetti; uno quello più dotto, più impegnativo, anche nella semplice conoscenza, sempre con responsabilità morale grave, e l’altro , quello popolare , più semplice, meno grave e non sempre peccaminoso. Nel primo caso gli studiosi parlano di questo, errore , presente in tutte le religioni antiche. E’ importante rilevare , innanzi tutto, che è collegato sostanzialmente alla naturale religiosità dell’uomo e alla esigenza di un culto per poterla esprimere. L’uomo che riflette, con serenità, si sente conto della sua “finitezza”, dei suoi limiti, legati alla sua natura, cioè di essere “ creatura”. E se non esce dai solchi della buona ragione, capisce che le sue forze sono limitate, e che ha bisogno di un sostegno che provenga da un mondo di forze superiori a lui.
Non riuscendo a spiegare sempre razionalmente particolari fenomeni sorprendenti, cerca la esistenza di forze superiori per proteggerlo contro le avversità, istintivamente le considera come delle divinità e quindi il bisogno di rivolgersi a loro e prestare loro una qualsiasi forma di culto. Ciò vuol dire che tutto questo va inquadrato nell’ambito dell’atteggiamento religioso a cui è necessariamente legato. Sono forme di superstizione l’idolatria, la divinazione, lo spiritismo. Accettare e seguire questa superstizione è grave peccato. Ma vorrei abbassare il livello di queste considerazioni per scendere e accennare alle forme popolari, semplicistiche, magari irragionevoli e talvolta anche ridicole.
Non possiamo qui fare l’esempio di tutte le maniere di superstizione che vanno in contrasto con la fede cristiana, che crede nella Provvidenza, che tutto è in suo potere. Non avrai altri dei, e neanche il demonio non può pretendere di agire contro il suo volere e in oltraggio alla sua santità. Il cristiano vero, non attribuisce né agli uomini truffatori, né al demonio la facoltà di agire per il disonore di Dio, negando la sua sovranità. Quindi la magia nera, artifici per danneggiare gli uomini, malefici intenzionalmente programmati, né forzature per danneggiare il prossimo, compresa la pretesa di conoscere ciò che è ignoto all’uomo . Comuni forme di superstizione sono il timore del gatto nero che attraversa la strada, oggetti o amuleti e ferri portafortuna, e situazioni sciocche, come coincidenze di persone ritenute causa di male, o di fenomeni naturali che interpretati con libera fantasia danno luogo a convincimenti assurdi e sbagliati. Il cristiano che onora Dio e a Lui presta il culto di adorazione, non accetta interferenza irragionevole e irriverente, nei confronti di Dio e non deve mai praticare forme di culto o preghiere che siano in contrasto con la fede cristiana.