Nuovo focolaio di coronavirus a Roma. All’Irccs San Raffaele Pisana si sono registrati 31 casi positivi. Si tratta di 9 dipendenti, 2 esterni, entrambi familiari di operatori sanitari, e 20 pazienti, che sono stati trasferiti. La struttura è stata isolata. L’azienda sanitaria ha poi confermato il decesso di un paziente affetto da pluri patologie pregresse (parkinson e diabete) positivo al tampone naso-faringeo.
Nel pomeriggio del 5 giugno è stata disposta la chiusura della struttura con cordone sanitario”, comunica il commissario straordinario della Asl Roma 3, Giuseppe Quintavalle.
“La struttura – si legge nella nota – sta dando tutta la collaborazione necessaria alla Asl, che ha disposto un affiancamento della direzione sanitaria per consentire un miglior supporto per il contenimento del focolaio, la gestione dei casi e il loro tracciamento. E’ in corso l’indagine epidemiologica innanzitutto sulle procedure organizzative e i percorsi assistenziali al fine di identificare una possibile criticità che possa aver agevolato la diffusione del virus tra i reparti a fronte delle misure di prevenzione adottate”.
Al momento – continua – l’ipotesi più accreditata del caso indice è relativa ad alcuni operatori sanitari, ma si resta in attesa della conclusione dell’indagine epidemiologica. Proseguono le attività di test su tutto il personale compresi i consulenti e gli esterni e i pazienti della struttura. Verranno sottoposti ai test anche i dimessi degli ultimi 14 giorni. Inoltre i dipendenti negativi, che non hanno l’adeguata possibilità di isolamento domiciliare per la sorveglianza sanitaria, verranno invitati a pernottare presso strutture appositamente messe a disposizione”.
“L’effettuazione dei tamponi proseguirà – spiega il commissario – con il supporto delle unità mobili USCA-R: sei le squadre sul posto. Sono stati richiesti all’Irccs gli elenchi degli accessi a partire dal 1° aprile nonché il piano presenze di tutti i lavoratori e il registro della rilevazione delle temperature. E’ stata inoltre disposta un’indagine epidemiologica presso l’European Hospital, struttura di provenienza di alcuni pazienti Covid positivi. In tutti i reparti deve essere iniziato un periodo di osservazione di tutti i degenti e gli operatori sanitari devono essere sottoposti a tampone periodicamente”, conclude il commissario.