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Caltanissetta, “Ray Way deve chiedere scusa”

Lino Lacagnina - La Sicilia

Caltanissetta, “Ray Way deve chiedere scusa”

Lun, 08/06/2020 - 11:31

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Il Comitato Parco Antenna Sant’Anna ha trasmesso a tutte le autorità a vario titolo coinvolte la relazione di un tecnico strutturista che contrasta con quella esibita da Rai Way nel momento in cui ha chiesto lo smantellamento della torre strallata che da 70 anni domina la città (diventandone simbolo identitario). La nota che accompagna la relazione dell’ing. Salvatore Vancheri, oltre che dal presidente Renato Mancuso, è sottoscrittadaglialtri componentidelComitato (Mario Cassetti, Ennio Bonfanti, Ivo Cigna, Leandro Janni, Edoardo Bartolotta, Aldo Sarto, Giuseppe D’Antona, Carmelo Lipani, Giuseppe Salvatore, Carmelo Bartolotta, Filippo Maritato).

Ai destinatari viene chiesto «di non ritenere in alcun modo di poter fondare le proprie valutazioni e determinazioni sulle relazioni tecniche di Rai Way spa sinora presentate, in quanto assolutamente prive di oggettiva attendibilità e non idonee in alcun modo ad essere poste a fondamento di alcun atto amministrativo, e men che mai di provvedimenti a tutela della pubblica e privata incolumità».

«La relazione dell’ing. Draghi – aggiunge ildott. Mancuso- è inattendibile e capziosa. Contiene dei punti che sono totalmente inattendibili e non idonei ad essere posti a fondamento di alcun atto amministrativo. Non ha, insomma, alcun valore probatorio né alcuna credibilità scientifica e tecnica, per cui il Comune non deve e non può fondare alcuna ordinanza su tale relazione, né tanto meno ordinare sgomberi che vanno piuttosto revocati e non sospesi in quanto è priva di presupposti oggettivi. RaiWay deve chiedere scusa ai nisseni e soprattutto alle famiglie dei residenti in quella zona per avere generato un clima di grave preoccupazione.

L’ing. Vancheri ha avuto come elementi di valutazione per la propria relazione quelli forniti dall’ing. Draghi. Con la differenza che il perito di Rai Way ha fatto una grossa forzatura nell’impostazione del calcolo, considerando la struttura di Classe IV, che per la definizione della normativa tecnica è la classe delle “Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità”. La classe corretta per tale tipo di struttura, visto che tra l’altro non è più in esercizio per le trasmissioni dal 2013, è la Classe I. Da ciò risulta che l’antenna non è a rischio ma ha soltanto bisogno di una manutenzione ordinaria periodica, quella che probabilmente non è stata fatta negli ultimi anni.

Sino al 2017 la struttura era idonea, poi la normativa è cambiata, ma ciò non vuol dire che debba essere smantellata o anche ridimensionata da 286 a 130 metri, come Rai Way propone. La documentazione fotografica esibita da Rai Way mostra alcune zone del traliccio ossidate, tutte relative a dei giunti posti a diverse altezze, ma non alle aste in campata. Non sono state evidenziate zone critiche delle strutture tralicciate che, singolarmente, concorrono a formare il traliccio. Solo con la corretta acquisizione di tutti i dati fisici e meccanici relativi a tutti gli elementi costitutivi del traliccio e con opportune verifiche dirette in situ, finalizzate ad accertare eventuali presenze di degradi di parti strutturali, sarà possibile effettuare la verifica statico-strutturale del traliccio nella sua interezza, attraverso elaborazioni di calcoli specialistici, grazie ai quali analizzare l’effettivo stato in cui si potrebbe trovare il traliccio».