CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Da salotto culturale ed economico a luogo di degrado. Stiamo parlando del centro storico di Caltanissetta e delle sue due arterie principali. I trent’anni di emigrazione dei nisseni dal centro storico alle nuove zone urbane, spesso ancor oggi periferiche, lo hanno svuotato di significato e interesse. Le amministrazioni degli ultimi trent’anni non hanno affrontato la questione con serietà e pragmatismo. Certo, le Giunte di centrosinistra hanno promosso iniziative importanti: il restauro del Teatro Margherita, il progetto della Grande Piazza, lo Studentato presso San Domenico, la riqualificazione della Strat’a foglia; tuttavia, i risultati parzialmente raggiunti sono stati spesso vanificati dalle scelte delle amministrazioni successive.
Se da un lato il centro storico torna in parte ad essere abitato, grazie agli immigrati, dall’altro perde in continuazione la propria memoria sociale e culturale. L’assenza di qualsivoglia iniziativa regolamentare da parte dell’Amministrazione Comunale porta inevitabilmente ad uno spopolamento e ad una desertificazione commerciale inarrestabile che lascia sempre più spazi al qualunquismo e all’approssimazione.
Le due vie principali del centro storico, un tempo centro commerciale attrattivo e volano economico, frequentate non solo dai nisseni ma anche dalla gente dei vicini paesi, si trasformano oggi in spazi decadenti, da luogo di aggregazione sociale e culturale sono diventate luoghi di attraversamento. Dove una volta c’erano gioiellerie, bar o negozi di alta qualità oggi ci sono negozi di chincaglieria o sono vuoti. Il declino culturale ed economico è tangibile. L’assenza di regole e di controllo fanno proliferare enormi tabelle pubblicitarie spacciate per “insegne di esercizio” in disprezzo dei regolamenti comunali e franchising che violentano l’edificio che li ospita con l’esasperazione del loro logo anche di fronte “Palazzo del Carmine”.
Di contro il genius loci per antonomasia, il salotto della città, non è stato sostituito, oggi manca a Caltanissetta non solo il Centro Storico ma anche un luogo dove i nisseni possono passeggiare e incontrarsi. Siamo convinti che questo processo di degrado del centro storico si possa arrestare e che si possa invertire la rotta di perpetrata in questi ultimi decenni. Per farlo occorre partire dalla salvaguardia e dalla valorizzazione dei presidi di socialità e cittadinanza oggi presenti in quella parte della città: le scuole, da promuovere e accompagnare nel loro straordinario lavoro educativo, i comitati di quartiere, le parrocchie, le realtà commerciali più attente e innovative.
Occorre inoltre utilizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione, sia ricorrendo ad interventi pubblici – regolativi e, ove necessario, di esproprio – sia stimolando l’iniziativa privata con co-finanziamenti, con incentivi e con una corretta informazione (ad esempio sul bonus facciate previsto dalla legge di bilancio del 2020 e rafforzato con il Decreto rilancio). Occorre soprattutto coltivare una visione del Centro Storico, un’idea del suo ruolo nell’ambito dello sviluppo urbano, gli esempi positivi non mancano, alcuni sono a pochi chilometri da noi. Noi lo stiamo facendo anche attraverso un questionario on-line aperto al contributo di chiunque, uno strumento con il quale vogliamo metterci in ascolto della città, offrendo a tutte e tutti un’opportunità per dare un contributo positivo e propositivo. Partecipare è semplice, basta utilizzare questo link: https://forms.gle/mYsXKNa7T5B5nvSy6 e rispondere ad alcune semplici domande.
Per il Partito Democratico di Caltanissetta: Vincenzo Barrile, Federica Giorgio, Giancarlo La Rocca e Carlo Vagginelli