“Sicilia virtuosa e un esempio da seguire in fatto di spesa di Fondi Ue? Manco per sogno, a dispetto di qualche titolone che abbiano letto nei giorni scorsi e del consequenziale post trionfalistico e gongolante del presidente della Regione. La realtà, per chi conosce bene i numeri, e non si fa fuorviare dalla statistica, è ben altra, e Musumeci, di cui ormai conosciamo le cadute di stile, lo sa bene”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars Ketty Damante e Luigi Sunseri.
“I dati statistici, male interpretati, o peggio manipolati – dicono Damante e Sunseri – portano spesso a roboanti sciocchezze, si può sbagliare, ma credere alla buona fede del presidente della Regione risulta impossibile. Più volte siamo intervenuti denunciando l’inerzia del governo regionale nel perseguire gli investimenti di cui la Sicilia necessita da sempre. Pertanto, avremmo preferito, per pudore, ignorare la notiziona che rappresenta la Sicilia come un esempio da seguire, ma non tolleriamo che Musumeci, che conosce la verità, si autoincensi, cavalcando interpretazioni avventate dei dati”.“I numeri dichiarati – continuano i due parlamentari regionali – sono veri, ma drammaticamente incompleti e le conclusioni sono del tutto artificiose. Sì, la Sicilia ha spesa certificata per il PO FESR di € 1.216.500.000, ma la dotazione del programma è di 4,2 miliardi, quindi si è speso appena il 28,47%. Per il PO FSE la Sicilia ha certificato, su una dotazione di 820 milioni di euro, appena 191 milioni e cioè il 23,35% della spesa.
E non va bene anche il confronto con le altre regioni italiane, se si prende a parametro non la spesa in valore assoluto, ma in rapporto alla dotazione”.“Musumeci – proseguono Damante e Sunseri – dovrebbe invece spiegarci perché la spesa è ferma al dicembre del 2019 e dovrebbe fare capire ai siciliani perché si debba certificare sempre e solo a dicembre. Sarebbe un atto di dignità spiegare perché in Sicilia, su 1.216.500.000 euro di finanziamento dell’asse relativo all’innovazione e alla ricerca, solo il 5% della dotazione prevista è stato speso”.
“Musumeci – concludono i deputati – sa bene che la realtà è anche peggiore. Per molte somme non spese non c’è nemmeno impegno di spesa, cioè non si è attuata nessuna procedura per utilizzarle. Infine, se le percentuali di quanto speso fossero depurate dai famosi ‘retrospettivi’, di cui abbiamo già parlato come di un mero ‘artificio contabile’, sarebbe evidente il fallimento di un uomo costretto a inventare traguardi inesistenti e il fallimento di una politica basata sulle chiacchiere. Resta da capire se egli mente solo ai siciliani o anche a sé stesso”.