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Siracusa, cellulari e droga in carcere “grazie” ad un avvocato: arrestato

Redazione

Siracusa, cellulari e droga in carcere “grazie” ad un avvocato: arrestato

Gio, 14/05/2020 - 10:18

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Telefoni cellulari e droga nel carcere di Siracusa. Arrestato un avvocato e trasferiti cinque detenuti del reparto alta sicurezza. In azione i finanzieri del Comando provinciale e la Polizia penitenziaria del Nucleo investigativo centrale che hanno eseguite le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della procura nei confronti del legale e di una donna residente in citta’. I due, in concorso tra loro, hanno consentito a un detenuto del Reparto Alta sicurezza del carcere “Cavadonna”, di approvvigionarsi di hashish. L’avvocato di Avola, di 67 anni, e’ finito agli arresti domiciliari, mentre nei confronti della donna, una trentenne compagna del detenuto, e’ stato applicato l’obbligo di soggiorno. Dalle indagini e’ emerso che il detenuto ha potuto utilizzare cellulari attraverso i quali periodicamente richiedeva ai propri congiunti lo stupefacente.

Le attivita’ investigative, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Siracusa e dal Nucleo investigativo regionale Polizia penitenziaria di Palermo, coordinato dal Nucleo investigativo centrale Polizia Penitenziaria di Roma, hanno documentato le ripetute consegne di stupefacenti. Il legale arrestato, nel corso dei colloqui in carcere, ha dato al suo assistito diversi quantitativi di droga, che veniva poi condivisa con altri reclusi del Reparto Alta sicurezza. La ex moglie e le figlie del detenuto procuravano la droga e la consegnavano all’attuale compagna dell’uomo. Quest’ultima, una volta nascosto l’hashish in vasetti di crema cosmetica, lo dava al legale che lo consegnava al suo assistito.

Le attivita’ di intercettazione delle utenze telefoniche hanno consentito di ricostruire, tra la fine di novembre dello scorso anno e i primi giorni di febbraio, sei distinte consegne di sostanze stupefacenti eseguite dall’avvocato con la complicita’ di tutti i soggetti coinvolti, con i quali avrebbe invece dovuto intrattenere rapporti esclusivamente professionali. Eseguiti nell’istituto penitenziario due sequestri di stupefacenti, a dicembre e a febbraio, al termine di un colloquio con il difensore.

Sequestrati anche i cellulari. Disposto il trasferimento in altri istituti penitenziari di cinque detenuti del Reparto Alta sicurezza. Oltre all’avvocato arrestato e alla donna sottoposta all’obbligo di dimora, sono indagate sei persone che si sono occupate dell’approvvigionamento della droga. Con questi ultimi, alcuni carcerati hanno intrattenuto di nascosto conversazioni telefoniche attraverso i cellulari introdotti nella struttura penitenziaria. Agli indagati, a vario titolo ed in concorso, vengono contestati i reati di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

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