PALERMO – “Digitalizzare e sburocratizzare. Sono due prerogative che il Movimento 5 Stelle ha portato nel dibattito politico e legislativo da quando ha messo piede in Assemblea Regionale Siciliana. Siamo felici che oggi ne prenda coscienza anche il presidente dell’Ars Micciché. Magari la contingenza della pandemia ha fatto aprire gli occhi al resto della politica siciliana. Adesso interventi concreti per la ripartenza dal lockdown”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito della necessità di interventi legislativi per sburocratizzare la macchina amministrativa e digitalizzare pratiche ed adempimenti.
“Il nostro gruppo all’Ars – spiega Di Paola – ha sempre avuto questa visione. La burocrazia in generale e la macchina amministrativa regionale fatta di leggi, leggine e uffici vari, hanno di fatto ammazzato ogni iniziativa imprenditoriale. Noi siamo riusciti a proporre e far approvare una legge sul pensiero computazionale che fino a qualche mese fa era argomento e metodo totalmente sconosciuto alla politica siciliana. Nell’ultima finanziaria abbiamo lavorato affinchè venissero destinati 15 milioni per l’implementazione della didattica digitale e l’educazione al pensiero computazionale, e siamo contenti che stia finalmente maturando la consapevolezza di dover innovare la didattica e il modo di lavorare nel Palazzo, e soprattutto fuori.
Quando diversi mesi fa abbiamo depositato un apposito disegno di legge per sostenere i FabLab e gli spazi di coworking, lo stesso è rimasto nei cassetti dell’Assemblea, troppo spesso impantanata in una produzione legislativa abnorme che non sa guardare al futuro. Oggi, ogni cittadino sa che cosa è un FabLab , perché per tutti è stato evidente quanto sia stato determinante il loro lavoro di progettazione e realizzazione delle componenti dei respiratori polmonari nelle fasi più critiche dell’emergenza”.
“Proprio in questo momento storico, la gestione concreta del Covid-19 ci ha colto impreparati, e ci ha dimostrato che non possiamo più permetterci di rimandare. E’ urgente guardare al digitale, ripensare la scuola, le istituzioni, la pubblica amministrazione, le attività lavorative e la politica regionale ha il dovere di raccogliere questa sfida del nostro tempo, e tramutarla in opportunità di sviluppo e cambiamento. Speriamo che l’Assemblea Regionale Siciliana, che ha prodotto negli anni più di 3300 leggi – molte delle quali inattuate e cervellotiche – possa finalmente essere più lungimirante e orientare la propria attività normativa verso misure più concrete, che aiutino la Sicilia a ripartire ma allo stesso tempo possano proiettarla verso un futuro che è già realtà in molte altre Regioni di Italia”, conclude Di Paola.