Riceviamo e pubblichiamo Comunicato stampa del Tavolo di Confronto Permanente Propositivo a proposito della richiesta inoltrata ai Commissari del Comune di San Cataldo per aiutare i commercianti danneggiati dal Covid-19.
Questo il testo:
” A seguito dell’emergenza sanitaria, conseguente alla diffusione del Coronavirus, numerose attività economiche sono state costrette a chiudere con l’entrata in vigore del DPCM del 11 marzo 2020. Fra queste rientrano diverse attività commerciali e di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Per le stesse è rimasta consentita soltanto la sola consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico- sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
Da allora i titolari di tali attività hanno subito un drastico calo di fatturato, che in alcuni casi, laddove non è stato possibile effettuare la consegna a domicilio, è stato completamente azzerato. Le misure economiche intraprese dal Governo nazionale e dalla Regione Siciliana non sono state neanche sufficienti a coprire i costi fissi che, tali attività devono continuare a sostenere.
Anche l’ultimo DPCM del 26 aprile 2020 ha soltanto introdotto la possibilità della ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.
Alla luce delle disposizioni normative e delle dichiarazioni pubbliche dei rappresentanti del governo sembra quindi prospettarsi ancora un lungo periodo prima di una riapertura normale per diverse attività commerciali e di ristorazione.
Tali attività rappresentano una quota importante degli esercizi commerciali presenti a San Cataldo, con una forte ricaduta in termini di lavoratori impiegati, fornitori e famiglie, il cui stipendio è legato all’esercizio delle stesse. Inoltre per ragioni di distanziamento sociale alcune attività commerciali avranno bisogno di notevoli spazi di suolo pubblico e, pertanto sulla scorta dell’attuale regolamento, di un notevole esborso economico proibitivo.
Per questi motivi, il Tavolo di Confronto Permanente ha chiesto alla commissione di prendere le seguenti misure:
– Di impegnarsi nel reperire ogni forma di sostenimento per le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) al fine di permettere, nel rispetto delle norme vigenti, la riapertura nel più breve tempo possibile e concedendo un contributo economico;
– Di prevedere, al momento della riapertura e
per il tempo necessario, al fine di garantire il distanziamento sociale per chi
usufruisce dei servizi di tutte le attività commerciali (es. nel caso di
attività di ortofrutta o similari, di bar e di ristorazione, con esclusione dei
soli esercizi commerciali di fiere e mercati),di ridurre fino ad azzerare il
pagamento per il rilascio della concessione del suolo pubblico per l’esercizio
di tali attività;
– Di prevedere la riduzione fino all’azzeramento delle tariffe TARI per tali
utenze non domestiche, relative al pagamento per il servizio di smaltimento dei
rifiuti, secondo il principio chi “inquina paga” di cui all’art. 14 della dir.
CE 2008/98;
– Di conferire eventuali risorse disponibili al Fondo di cui all’art. 13 del
D.l. 23/2020 per la costituzione di una sezione speciale finalizzata a
sostenere l’accesso al credito a favore delle attività danneggiate
dall’emergenza Covid-19.
Al fine di coprire le spese si rappresenta la possibilità di poter usufruire di tutti i fondi messi a disposizione del Comune per affrontare l’emergenza Covid-19, quali ad esempio i risparmi derivanti dall’accordo di ristrutturazione dei mutui attivabile con la Cassa Depositi e Prestiti, dalle economie di spesa per i fondi non integralmente utilizzati.
Auspichiamo che la Commissione accetti le nostre proposte per sostenere concretamente i commercianti, potendo così dare un piccolo aiuto a chi più di altri sta pagando le misure restrittive contro il Coronavirus”.
Il Tavolo di Confronto Permanente Propositivo