Dal Vallone

Raccontando una storia: Michele Costanzo, da speaker radiofonico per diletto a direttore generale bancario

MUSSOMELI – E’ stato in giro per la Sicilia, per esigenze connesse alla sua attività lavorativa, e vive da tempo a Licata, ma non per questo ha mai dimenticato le radici che lo legano saldamente alla sua Mussomeli. Stiamo parlando di Michele Costanzo, una vita trascorsa in banca, non disgiunta da una certa capacità di saper coltivare molteplici interessi per passione, svago e diletto. Di lui si ricordano ancora in molti, anche perché sin da piccolo comincia a mettere in mostra un temperamento piuttosto eclettico e contraddistinto da uno certo spirito d’iniziativa. All’età di 10 anni esordisce nel corpo bandistico cittadino suonando la tromba, e ponendo in evidenza una considerevole propensione per l’arte e la musica in particolare.

Intorno alla metà degli anni settanta entra a far parte, come chitarrista e cantante, del gruppo musicale denominato “La quinta dimensione”; è un periodo in cui i gruppi musicali riscuotono un certo successo, per cui al puro divertimento si accompagnano una molteplicità di impegni fatti di feste di matrimonio, di serate danzanti (chi non ricorda i famosi “veglioni”?), di concerti di piazza e di altri eventi in voga in quel periodo. Con i componenti del “gruppo” decide di dar vita a un locale di ritrovo per giovani rilevando la discoteca “Snoopy”, che – nel breve volgere di qualche mese – ottiene un successo sorprendente, attirando gruppi di ragazzi anche da vari paesi del circondario. In un periodo successivo, si aggrega a un’altra band musicale, il Gruppo Andromeda, con i cui componenti promuove passione per la musica e un grande spirito d’amicizia.

Si approda, così, al 1977, anno in cui d’intesa con un gruppo di amici condivide l’idea di fondare il Centro Radio Mussomeli, un’emittente radiofonica locale che, come molti ricorderanno, ebbe presto la capacità di accattivarsi l’apprezzamento dei radioascoltatori fino a raggiungere un vasto bacino d’utenza con i suoi leggendari 100 e 800 MHz. Un’avvincente avventura durata quasi un decennio che coinvolse, nel tempo, qualche centinaio di collaboratori e simpatizzanti.

Assunto nel 1978 dalla Banca Popolare di Mussomeli, comincia a muovere i primi passi in un ambiente lavorativo caratterizzato da un clima autenticamente familiare, conseguendo la stima dei colleghi, in un contesto in cui, però, si richiedono impegno e dedizione e non si fa distinzione tra i giorni feriali e quelli festivi.

Nell’anno 1984, l’istituto Mussomelese viene accorpato dalla Banca Popolare S. Angelo, ed è a questo punto che Michele Costanzo è costretto a lasciare Mussomeli per svolgere il suo lavoro in varie sedi siciliane, che, comunque, lo mettono in condizione di conquistare ruoli di crescente responsabilità. Il suo fortunato percorso di carriera lo porta, già dall’età di 37 anni, a ricoprire il ruolo di Direttore Generale di una Banca del catanese. E’ una carica che continuerà a svolgere per oltre venticinque anni, restando ininterrottamente alla guida di importanti realtà bancarie siciliane tra cui la Banca Popolare S. Angelo e la Banca San Francesco di Canicattì.

Piuttosto autorevole e intransigente nel campo lavorativo, tuttavia, Costanzo trova il modo di alimentare le proprie passioni, riuscendo ad approfondire, anche da semplice autodidatta, altre tipologie di strumenti musicali: le tastiere, il pianoforte, l’armonica a bocca. Nel poco tempo libero a sua disposizione, continua a coltivare alcune forme d’arte come la musica e il canto, manifestando anche un’apprezzabile vena poetica, che a volte riproduce nei testi di brani musicali di sua composizione. Sono tutte cose che lo aiutano a rimanere in contatto con quei sentimenti veri ed essenziali che ha metabolizzato, da piccolo, proprio nell’ambito dell’incontaminato habitat Mussomelese.

Di recente ha optato per la decisione di lasciare da parte quel lavoro che gli ha regalato tante soddisfazioni per dedicarsi unicamente ad attività di consulenza; una scelta personale non percepita come rinuncia ma come opportunità alternativa, che ha il vantaggio di regalargli più tempo a disposizione al fine di conciliare i suoi amati hobby con altre esigenze di realizzazione personale. Insomma, il desiderio di pervenire a un giusto equilibrio che si rinviene spesso al centro tra due scelte e rappresenta il presupposto di un vissuto maggiormente in armonia con se stessi.

Nel ripercorrere le tappe della vita di Michele Costanzo, si ha la sensazione che abbia avuto pochi momenti per fermarsi a riprendere fiato e pare che non voglia ancora farlo ma voglia continuare a coltivare intensamente tutto ciò che ama fare e che l’appassiona. In primis, certamente la musica.

Un talentuoso personaggio mussomelese che onora la sua terra.

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